Rachid Makhloufi è morto all’età di 88 anni, lo ha annunciato venerdì sera il presidente algerino Abdelmadjid Tebboune, rendendo omaggio a questo ex giocatore della squadra del Fronte di Liberazione Nazionale (FLN) durante la guerra d’Algeria.
L’ex attaccante, che ha giocato nel Saint-Etienne tra il 1954 e il 1958 e poi tra il 1962 e il 1968, ha vissuto tra Francia e Tunisia, secondo fonti informate.
Il presidente Tebboune “ha appreso con grande tristezza la notizia della morte del leggendario calciatore algerino Rachid Makhloufi, giocatore dell’FLN, allenatore della nazionale ed ex presidente della Federcalcio algerina”, ha affermato la presidenza algerina.
Il presidente della Federcalcio algerina, Walid Sadi, ha inviato le sue “più addolorate” condoglianze alla famiglia del defunto e alla grande famiglia del calcio algerino.
“Questo pioniere nato a Sétif nel 1936 lascia un’eredità inestimabile che trascende lo sport, unendo passione calcistica e impegno patriottico”, ha sottolineato il sito FennecFootball, riferendosi ad una “leggenda del calcio algerino e un simbolo della lotta per l’indipendenza”.
Lotta per l’indipendenza
Rachid Makhloufi ha iniziato la sua carriera in Algeria prima di approdare all’AS Saint-Etienne nel 1954, dove è diventato un attaccante eccezionale, alla guida di una squadra in piena costruzione che ha accompagnato al suo primo successo.
Divenne campione di Francia nel 1957 con i Verdi a soli 21 anni, il primo titolo per il club del Saint-Etienne al termine di una stagione in cui aveva segnato 25 gol, e indossò la maglia della squadra francese quattro volte, dall’ottobre 1956 e dicembre 1957.
Ma nell’aprile del 1958, in piena guerra d’Algeria, lasciò improvvisamente la Francia, accompagnato da altri giocatori algerini, per unirsi alla squadra del Fronte di Liberazione Nazionale (FLN), creata per promuovere la lotta per l’indipendenza.
“Attraverso partite non ufficiali ma simbolicamente potenti, questa squadra diventa uno strumento di diplomazia sportiva, attirando l’attenzione internazionale”, ricorda FennecFootball.
“Le lacrime di Saint-Etienne scorrono. Se n’è andato un grande uomo, un calciatore immenso. Rachid Makhloufi non c’è più, ma la sua eredità non ci lascerà mai”, ha reagito l’AS Saint-Etienne su “X”.
“Era un ardente difensore di un paese e di una causa che gli erano cari e per i quali non esitò, una sera dell’aprile 1958, a fuggire, nascosto ad Aronde attraverso la Svizzera, per raggiungere la Tunisia. Privilegiando un ideale nella sua carriera che senza dubbio lo avrebbe visto mettere piede sui campi svedesi ai Mondiali del 1958″, continua il club.
“Era un grande giocatore, il mio esempio, il mio modello, il mio maestro come professionista”, ha reagito con emozione un’altra leggenda del Saint-Etienne, Jean-Michel Larqué, figura della prossima generazione, al microfono di RMC.
Dopo l’indipendenza nel 1962, Makhloufi riprese la carriera, prima al Servette per alcuni mesi (14 partite 12 gol) poi di nuovo al Saint-Etienne, vincendo altri tre titoli di campionato francese con i Verdi (1964, 1967 e 1968), prima di diventare capitano della prima nazionale algerina.
(afp)