Cattiva condotta | Su quale canzone francese dovrebbe saltare sul ghiaccio il canadese?

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La sezione in cui si trovano i giornalisti della squadra sportiva La stampa rispondere ad una domanda con piacere


Pubblicato alle 1:30

Aggiornato alle 5:00

Mattia Brunetta

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FOTO CAROLINE GRÉGOIRE, ARCHIVIO LE SOLEIL

Michel Pagliaro

Per prima cosa hai bisogno di una canzone con ritmo. Vogliamo vedere il canadese iniziare la partita con entusiasmo. Il salice di Isabelle Boulay è un inno toccante, ma non necessariamente adempie a questo mandato. I tifosi canadesi vogliono anche vedere sul ghiaccio una squadra competitiva, robusta, che non si lascia intimidire e che anzi innervosisce l’avversario con la sua audacia e ferocia. Sento bussareuna hit di Michel Pagliaro che risale al 1972, a pochi anni dalle gloriose conquiste di quel decennio, ultima epoca di gloria per il canadese, non vuole invecchiare. Quale modo migliore per svegliare la folla e motivare le truppe?

Michel Pagliaro – Sento bussare

Katherine Harvey-Pinard

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FOTO SARAH MONGEAU-BIRKETT, ARCHIVIO LA PRESSE

Gli audaci cowboy

La vera domanda è più o meno questa: su quale canzone dei Cowboys Fringants il canadese dovrebbe saltare sul ghiaccio al Bell Centre? Per me è impossibile perdersi il gruppo che unisce tutti i quebecchesi, che combina testi profondi e pieni di sentimento con melodie incomparabili. Il punto in cui le cose si complicano, quindi, è quando si tratta di scegliere la canzone giusta. Stelle cadenti ? Troppo nostalgico. L’America piange ? Troppo triste. Con mia sorpresa, penso che opterei per Sempre dritto. Preparati, ragazzino, / la spedizione sarà lunga / e anche se non torneremo mai vivi / dobbiamo camminare dritto.

Gli audaci cowboy – Sempre dritto

Jean-Philippe Arcand

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ARCHIVIO FOTOGRAFICO LA STAMPA

Gerry Boulet

Beh, va bene, è vero che sarebbe un po’ inappropriato suonare questa canzone al Bell Centre a marzo o aprile, quando il canadese è già stato eliminato da un po’. Tuttavia, questo è un inno senza tempo alla resilienza e al coraggio Ancora vivodel compianto Gerry Boulet, avrebbe tutto ciò che serve per infiammare la folla. Riconoscibile fin dalle prime note di chitarra e ottoni, il pezzo ci ricorda che il CH è «colui che combatte quando la vita lo mette al tappeto» – o almeno, che ci prova –, che «sta sempre in piedi» e che «va fino in fondo”. E immaginate per un momento le vibrazioni provocate da 21.000 sostenitori che gridano all’unisono: “Io sono quello che Dà CALCI alla vita!” » Festa assicurato sugli spalti.

Gerry Boulet – Ancora vivo

Richard Labbe

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ARCHIVIO FOTOGRAFICO IL SOLE

Kathleen Sergerie

La dirigenza dei Canadien ama spesso farci credere che tutto sta andando bene e che il sole li sta raggiungendo, con grandi dichiarazioni venate di ottimismo e telefilm che vogliono farci credere che esista un piano per tornare alla gloria . In questo stato d’animo, allora, perché non mandare i giocatori sul ghiaccio a suon di Sto bene di Kathleen, una canzone perfetta per questa situazione? Anche dopo una serie di quattro o cinque sconfitte, sarebbe fantastico vedere i giocatori arrivare al suono di questo inno alla gloria del cantato domani. Inoltre, sarebbe impossibile non sentirsi immediatamente motivati ​​ascoltando questo ritornello indimenticabile.

Katleen – Sto bene

Nicola Riccardo

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FOTO SARAH MONGEAU-BIRKETT, ARCHIVIO LA PRESSE

Vincent Vallieres

La mia scelta: Non in venditadi Vincent Vallières. Non è il pezzo più conosciuto del suo eccellente album Fare l’albama sicuramente il più rock. Le sequenze di percussioni nell’introduzione, poi la grande chitarra elettrica, per finire in un crescendo verso il ritornello con ancora più percussioni. C’è anche un effetto unificante suggerito dai cori, che fa la transizione tra le strofe. È impossibile per i giocatori e i tifosi dei Canadiens non sentire la motivazione e il delirio crescere ascoltando questa canzone attraverso gli altoparlanti del nuovo Forum. Un accendino, tesoro / E qualche birra / Diamo fuoco alla follia ordinaria / Facciamo bruciare i minuti, i secondi. Si adatta anche a due temi cari all’organizzazione: vendere bevande fredde e dare fuoco al ghiaccio. Ma con una torcia, non con un accendino.

Vincent Vallières – Non in vendita

Jean-François Tremblay

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FOTO ROBERT SKINNER, ARCHIVIO LA PRESSE

Eric Lapointe

I criteri principali nella selezione dovrebbero essere il livello di energia della canzone, quindi il suo ancoraggio alla cultura popolare. In questo caso è difficile ignorare Éric Lapointe. Chiunque abbia mai tenuto in mano una mazza da hockey è incapace di cantare almeno il ritornello della canzone I ragazzi ? OK, l’offerta di Éric Lapointe legata all’hockey ha poi subito un calo radicale Rocket – Siamo tutti Maurice Richard et La Boys Blues Bandma per la durata di una canzone, ha catturato tutto lo spirito dell’hockey, del divertimento, dello spogliatoio, del giocare per il logo sulla faccia e non per il nome sul retro. Sarebbe anche l’occasione perfetta per far entrare una squadra del Quebec nella potente canzone di un artista del Quebec piuttosto che nell’elegia lamentosa di un gruppo britannico, per quanto eccellente possa essere.

Eric Lapointe – I ragazzi

Chiamando tutti

E tu, su quale canzone francofona vorresti che i giocatori dei Canadiens facessero il loro ingresso prima delle partite al Bell Center e perché?

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