Olivier Renard è succeduto a Jesper Fredberg all’Anderlecht. Parla del suo passato allo Standard.
L’arrivo di Olivier Renard all’Anderlecht ha suscitato reazioni piuttosto forti tra i tifosi. Gli striscioni ostili fiorirono fin dalle prime partite dello Sporting successive all’annuncio. Allo Standard la notizia è altrettanto negativa.
“Sono frustrati dal fatto che io mi unisca allo storico rivale e lo capisco, ho trascorso tre anni fantastici allo Standard come direttore sportivo” spiega Renard, intervistato da Het Laatste Nieuws.
Il motivo principale della sua partenza da Sclessin nel 2019 è legato a Michel Preud’homme : “Non potevo aderire alla sua politica di reclutamento. Ho espresso più volte queste preoccupazioni a Bruno Venanzi” ricorda.
La lotta per il potere decisionale
Per Olivier Renard la situazione era diventata insostenibile: “Lo avevo avvertito che le cose stavano prendendo una brutta piega. Ero pagato come direttore tecnico, era mio dovere sottolineare che non ero d’accordo con le scelte di Michel”.
Egli rileva che il Standard non ne è uscito: “Avevo giocatori ventenni pronti a sostituire Marin o Djenepo, ma Venanzi ha ascoltato Preud’homme. Per me è stato particolarmente frustrante. Ma quando vedo che i giocatori che volevo reclutare Gioca oggi alla Juventus e in Premier League, so di aver avuto ragione”.