L’Eagle Football Group, già OL Groupe e azionista di maggioranza dell’OL dall’estate 2023, comunica la sua relazione finanziaria annuale. Il debito del gruppo è passato da 458 a 505 milioni di euro.
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I dati comunicati dall’Eagle Football Group (ex OL Groupe) non rassicurano i tifosi del Lione. L’azionista di maggioranza dell’Olympique Lyonnais annuncia un risultato netto negativo di -25,7 milioni di euro e un aumento del suo debito da 458 a 505 milioni di euro.
Nel dettaglio, i ricavi derivanti dalle attività aziendali di John Textor sono aumentati del 25% grazie all’aumento dei ricavi legati ai prodotti a marchio (+165%), all’organizzazione di eventi (+161%) e alla vendita di giocatori (+7%) . Risultati rafforzati anche dalla cessione dell’OL Reign e da quella della LDLC Arena.
Ma questi buoni risultati sono controbilanciati dalle spese che il gruppo ha dovuto sostenere per ridurre il proprio debito. L’Eagle Football Group, ad esempio, ha acquisito una partecipazione parziale nella Holnest (la società di Jean-Michel Aulas), e poi gli ha venduto la LDLC Arena. L’operazione è costata quest’anno più di 30 milioni di euro, ma nel breve termine dovrebbe consentire al gruppo di non dipendere dalla salute economica della nuova sede.
La società di John Textor annuncia inoltre di aver fatto approvare costi aggiuntivi legati al quadro del suo progetto di rifinanziamento nel dicembre 2023.
Alla fine, se Eagle Football Group non riuscisse a ripagare il proprio debito, potrebbe essere costretto a vendere il club ad altri investitori. Allo stesso modo, se il club non riesce ogni anno a convincere la DNGC, la guardia di finanza del calcio, della sua capacità di ristrutturare il proprio debito, esiste il rischio di retrocessione sportiva.
Eagle Football Group ha quindi annunciato una serie di misure volte a ridurre il proprio debito il più rapidamente possibile:
- Un contributo di 75 milioni di euro, sotto forma di patrimonio netto o di cessione dei contratti dei giocatori detenuti dai club del gruppo (OL, Botafogo e Molenbeek) prima di dicembre 2024.
- Un importo indeterminato legato ai trasferimenti dei giocatori durante la finestra di mercato di gennaio 2025
- Un contributo dell’importo massimo di 40 milioni di euro, proveniente dalla prevista vendita delle partecipazioni del gruppo nel club inglese del Crystal Palace
- Un contributo da 100 milioni di euro all’inizio del 2025, legato all’ingresso del gruppo alla Borsa di New York
Nelle prossime finestre di mercato bisognerà aspettarsi cessioni di giocatori piuttosto che arrivi all’OL, soprattutto perché il club ha già investito molto la scorsa estate: 112,2 milioni di euro spesi niente per i trasferimenti di Mangala, Niakhaté, Nuamah e Mikautadze.
Allo stesso tempo, l’OL è riuscito a vendere solo per poco più di 32 milioni di euro.
Se il gruppo non è fondamentalmente pessimista, ha delle riserve sul futuro. Scrive la società nel suo comunicato stampa “sebbene il Gruppo ritenga probabile che tutte o parte di queste operazioni di finanziamento verranno completate, qualsiasi ritardo significativo o l’eventuale mancata realizzazione di tali flussi di cassa potrebbero mettere in discussione il principio di continuità operativa”. della società e delle sue controllate.”
Aggiunge che i suoi revisori stanno valutando l’impossibilità di certificare i conti societari e consolidati dell’Eagle Football Group. In altre parole, se questi commissari si rifiutassero di certificare questi conti, il tribunale commerciale potrebbe essere ufficialmente informato delle difficoltà del gruppo, con lo spettro del recupero giudiziario o, peggio, della liquidazione, nel mirino.