È uno dei club francesi più antichi. A Casteljaloux, come ogni fine settimana, pubblico e volontari si riversano allo stadio Lirac per assistere all’evoluzione della squadra Fédérale 2. Una storia che dura da 120 anni.
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C’è un profumo di passione lì. All’ingresso, nella voce dei volontari, sugli spalti o attorno al punto di ristoro. Una voglia furiosa di Rugby, nonostante la pioggia di questo sabato sera di ottobre. “È sempre un piacere vedere queste persone, anche se piove.”constata uno dei copresidenti dell’US Casteljaloux (USC), Bernard Tejada. “Devi davvero volerlo che venga allo stadio oggi.”
Tra una caduta e l’altra, alcune centinaia di loro hanno varcato i cancelli dello Stade de Lirac per applaudire i loro Cadets de Gascogne contro i Soustons nella Fédérale 2.
In questa stagione l’obiettivo è chiaro: qualificarsi per la fase finale, mancata per poco l’anno scorso. Una necessità per i lavoratori di Casteljalousain, secondo il presidente: “Spero che riusciremo a finire tra i primi sei e a far emergere le bandiere in primavera.”
Per realizzare queste ambizioni, 15 nuove giovani reclute completano le due squadre di Fédérale 2 e Fédérale B. Con un credo: riportare giocatori allenati nel club. “Abbiamo una sessantina di anziani, di cui più di trenta che dormono a Casteljaloux. E questo è motivo di orgoglio”, lancia Bernard Tejada.
Lui e il management team dell’USC coltivano questo attaccamento al territorio. Anche nella scelta dei partner. In ognuno di essi si riflette la cultura biancorossa: “C’è sempre almeno una persona che ha giocato, ha partecipato o partecipa tuttora alla vita del club.”
120 anni non sono niente! Siamo uno dei club più antichi di Francia.”
Bernardo TejadaCo-presidente dell’USC
Una regola d’oro che dura da 120 anni. E questo nonostante una fusione con Marmande, negli anni 2010: “Non tutto è andato come avremmo voluto, ma di questo accordo conserviamo un bel ricordo.spiega Bernard Tejada. Prima di aggiungere: “Anche se siamo stati molto felici di ritornare a Casteljaloux.”
Da allora, i tifosi hanno continuato ad accorrere per sostenere le squadre della USC, che conta più di 300 membri. Lungo il ristoro, Romain fa eco: “Qui è una vera piccola famiglia.“
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