I bambini Maradona hanno annunciato giovedì il lancio di una “Fondazione Maradona”, per “onorare l’eredità” dell’idolo del calcio argentino. Hanno rivelato alcune caratteristiche di un futuro memoriale a Buenos Aires, che mira ad accogliere un milione di visitatori all’anno.
“Vogliamo che nostro padre sia vicino all’amore della gente e esaudisca il desiderio di tutti coloro che vogliono portargli un fiore”, ha spiegato, in riferimento al memoriale, sua figlia Dalma durante una presentazione privata trasmessa su YouTube.
Il “Memorial M10”, la cui inaugurazione è prevista nel 2025, sarà situato su una spianata nel cuore della capitale argentina, nel quartiere turistico del vecchio porto Puerto Madero. Con una superficie coperta di 1000 mq, il memoriale, inteso come “luogo di incontro, ammirazione e omaggio”, potrà accogliere un milione di visitatori all’anno, secondo il sito “m10memorial.com”.
Attacco di cuore
L’accesso sarà gratuito per gli argentini, ma potranno fare una donazione alla fondazione, che permetterà loro di esporre la loro fotografia su un “muro del patrimonio” del memoriale.
La fondazione, da parte sua, è nata dal desiderio di “rendergli omaggio, preservare la sua eredità, mantenere viva la sua traccia”, ha detto Dalma. Il suo obiettivo sarà, secondo il suo sito web, promuovere, “con la partecipazione attiva della comunità, progetti sportivi o culturali che promuovano lo sviluppo umano e l’identità nazionale”.
All’inizio di ottobre, la giustizia ha autorizzato il trasferimento del corpo di Maradona in questo futuro memoriale, per facilitare l’omaggio degli argentini e dei turisti “al più grande idolo dell’Argentina”.
Maradona, che riposa in un cimitero di Bella Vista, un sobborgo di Buenos Aires, è morto nel novembre 2020 all’età di 60 anni, per una crisi cardio-respiratoria, su un letto medico a Tigre (a nord di Buenos Aires), dove era ricoverato convalescente da un intervento di neurochirurgia per un ematoma alla testa.
Nel marzo 2025 si aprirà il processo sulle circostanze della sua morte e della potenziale negligenza. Dovranno essere processati sette medici e infermieri. La giustizia ha mantenuto la qualificazione di “omicidio con dolus eventualis”, reato caratterizzato quando una persona commette negligenza, sapendo che ciò potrebbe portare alla morte. È punibile da 8 a 25 anni di carcere.
Questo articolo è stato pubblicato automaticamente. Fonti: ats/afp