Questa sera, Oliver Kapanen sarà utilizzato sulla quarta linea del canadese insieme a Joel Armia e Christian Dvorak.
Ieri era sulla seconda unità del club durante l’allenamento, ma da allora i piani di Martin St-Louis sono cambiati.
Detto questo, sembra che le cose stiano iniziando a farsi sentire nel caso del finlandese…
Rafaël Harvey-Pinard, infatti, ha accompagnato la squadra a Washington e questa mattina si è allenato con una maglia senza contatto.
Il suo ritorno si avvicina, quindi… E quando potrà giocare, c’è un ragazzo da formazione a chi dovrà pagare per fare spazio HP nel roster ufficiale di 23 uomini.
E qui è facile pensare a Kapanen perché è il candidato più logico.
Del resto Emil Heineman sembra averlo scavalcato nella gerarchia perché stasera il grande attaccante verrà utilizzato in prima linea insieme a Suzuki e Caufield. E il vantaggio per Heineman è che può essere mandato a Laval senza dover passare attraverso deroghe.
Salvo sorprese importanti, Dvorak, Armia, Anderson e Gallagher non verranno rimandati in American League… E lo stesso possiamo pensare di Pezzetta, perché all’occorrenza può essere utile in formazione.
Non dobbiamo dimenticare nemmeno Patrik Laine, che prima o poi tornerà.
Il canadese potrebbe quindi decidere di rimandare Kapanen in Europa con l’idea che non possa essere ceduto a Laval (per il momento)?
Patrik Bexell ha lanciato l’idea su Twitter:
Ci sono due modi di vedere le cose.
A quanto pare, se Kapanen non è in grado di giocare molto e finisce sul bridge per la maggior parte del tempo, non migliorerà.
Farà esperienza viaggiando e allenandosi con i ragazzi, il che è positivo… Ma alla fine, alla sua età, per progredire deve giocare.
In Europa, invece, avrebbe la possibilità di avere un ruolo importantissimo sul ghiaccio.
È stato utilizzato al centro della prima linea della sua squadra a Timra prima di arrivare al ritiro del canadese e molto probabilmente ritroverà quella posizione al ritorno in Svezia. Detto questo, c’è ancora qualcosa da imparare lì? A sentire Olli Jokinen, che è l’allenatore della squadra lì, la risposta è no…
Alla fine, il canadese dovrà prendere una decisione importante.
Inviandolo in Europa, Kent Hughes e i suoi soci non avranno il controllo al 100% del suo sviluppo, come se lo mantenessero in Nord America… Ma proprio parlando del suo sviluppo, il CH deve anche metterlo in una situazione in cui lui potrà progredire.
È un bel puzzle.
A raffica
– Gli darò un grande abbraccio!
– Lui, per esempio… Hehe.
– Malato.
– Con buona ragione.