l’essenziale
Il suo futuro ha suscitato molta agitazione da parte di Castres, fino alla ratifica del suo prolungamento contrattuale. Un episodio al quale il mediano di mischia è felice di aver messo fine.
Ha interpretato il personaggio principale della soap opera estiva. E in questa serie, Santiago Arata non mancava di corteggiatori desiderosi di assicurarsi i suoi servizi. Castres, Racing e Stade Français sono stati i grandi protagonisti. E la vicenda non è stata priva di colpi di scena, visto che il mediano di mischia era molto vicino al Racing, mentre il presidente del CO Pierre-Yves Revol ha annunciato la sua partenza a metà settembre, per prolungare finalmente di un mese il suo contratto d’affitto al Tarn. Dopo.
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Questo giovedì, l’uruguaiano è tornato per la prima volta su questo episodio particolarmente vivace, il cui esito attendeva con impazienza per giocare con tranquillità. Fatto questo, Santiago Arata respira con piacere: “È davvero bello aver messo fine a tutto questo. Ho tolto un peso davvero pesante dalla mia mente. Ora potrò lasciarmi andare, sentendomi più libero, ed essere davvero concentrato al 100%, onestamente, questo mi motiva ancora di più.”
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Da questa lunga trattativa, il nazionale uruguaiano (49 presenze) è felice di essere uscito con il desiderio iniziale esaudito. “Castres era la nostra priorità. Poi, è vero, ad un certo punto ci siamo ritrovati altrove. Ma alla fine, riaprendo i negoziati con il presidente Pierre-Yves Revol, abbiamo discusso a lungo fino a raggiungere un accordo , racconta il 28enne -ex giocatore, un accordo che ha prolungato significativamente la durata del suo contratto, dato che Santiago Arata è fidanzato fino a giugno 2029. “Ah, mancano anni”, ride l’interessato.
Rivedi Parigi
Tante le stagioni a venire durante le quali il numero nove del Teros intende guidare il gruppo di Castres: “Sono in un periodo della mia carriera in cui sono nella migliore forma, sia fisicamente che mentalmente ho un ruolo da leader, lo voglio guidare i giovani, dare l’esempio, continuare a essere presente nel club, nella città, lo devo al CO, che mi ha permesso di vivere della mia passione.”
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Per lui a Castres ci sono già i progetti, anche se la voglia di andare nella capitale è pressante. “Voglio tornare, giocare di nuovo una finale nella Top 14 con Castres e vincere il titolo, lo devo al club, ed è un obiettivo che mi sta a cuore. Eravamo molto vicini ma mancava qualcosa”, Arata si rammarica ancora. Ha cinque anni per arrivarci, ma spera di spuntare quella casella nella sua carriera il più rapidamente possibile.