“Uno sponsor da incubo”… Un centinaio di giocatori denunciano una partnership tra la Fifa e una compagnia petrolifera saudita

“Uno sponsor da incubo”… Un centinaio di giocatori denunciano una partnership tra la Fifa e una compagnia petrolifera saudita
“Uno sponsor da incubo”… Un centinaio di giocatori denunciano una partnership tra la Fifa e una compagnia petrolifera saudita
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Un centinaio di calciatori professionisti hanno preso posizione, in una lettera aperta indirizzata alla FIFA lunedì 21 ottobre, contro la partnership tra l’organismo mondiale del calcio e la compagnia petrolifera saudita Saudi Aramco.

Concluso lo scorso aprile, questo accordo ha suscitato le ire dei giocatori. Secondo loro, il motivo sarebbe il mancato rispetto dei diritti umani da parte del regno saudita, azionista di oltre il 98% della società. “Le autorità saudite stanno violando non solo i diritti delle donne, ma anche la libertà di tutti gli altri cittadini”, scrivono i firmatari della lettera che denunciano “uno sponsor da incubo”.

Oltre alle donne, la questione delle persone LGBTQ+ suscita indignazione anche tra le giocatrici, in una disciplina che aveva visto Megan Rapinoe, Pallone d’Oro nel 2019, impegnarsi pubblicamente per questa causa. “Immagina che i giocatori LGBTQ+ […] promuoverà Saudi Aramco durante i Mondiali del 2027, la compagnia petrolifera nazionale di un regime che criminalizza le relazioni che intrattengono e i valori che difendono?

Altro problema segnalato dagli autori della missiva, l’aspetto ambientale. In quanto gigante dei combustibili fossili, Saudi Aramco è uno dei maggiori emettitori di CO2 al mondo, il che ha portato ad essere interrogato dagli esperti delle Nazioni Unite. I giocatori accusano quindi questa società di “bruciare il futuro del calcio”a causa di “caldo estremo, siccità” causati dal riscaldamento globale, generati dall’inquinamento. “Mentre tutti ne paghiamo le conseguenze, l’Arabia Saudita raccoglie i suoi profitti, con la FIFA come sua cheerleader”dicono i calciatori.

“Questa lettera dimostra che come giocatori questo non è ciò che vogliamo sostenere e accettare per il calcio femminile. È semplice: questa partnership contraddice gli impegni della FIFA nei confronti dei diritti umani e dell’ecologia”.

Viviane Miedema, nazionale olandese

atletioftheworld.org

Per loro, questo accordo simboleggia gli eccessi della Fifa e del suo comitato esecutivo, all’interno del quale le donne sono sottorappresentate (22%). “Con Russia 2018 e Qatar 2022 (gli ultimi due Mondiali maschili)non c’è bisogno di cercare lontano gli esempi dell’ultima volta in cui la Fifa ha svenduto i suoi principi e quelli dei tifosi e dei giocatori di calcio.”

Quattro giocatori francesi sono tra i firmatari. Daïna Bourma, Rosalie Chaine, Emmy Jézéquel ed Elisa Rambaud hanno così lasciato il segno accanto a quelle del capitano della selezione canadese, Jessie Fleming, o della leggenda degli Stati Uniti, Becky Sauerbrunn.

“Chiediamo alla FIFA di riconsiderare questa partnership e di sostituire Saudi Aramco con altri sponsor i cui valori sono in linea con l’uguaglianza di genere, i diritti umani e il futuro sicuro del nostro pianeta”, concludono i giocatori.

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