“La maggior parte delle prove fornite dal signor Pogba non sono state contestate”scrive il CAS, nel suo comunicato stampa, che però lo precisa “Il signor Pogba non è irreprensibile e, come calciatore professionista, avrebbe dovuto essere più vigile date le circostanze”. Il campione del mondo 2018, condannato l’11 settembre 2023 dall’Agenzia italiana antidoping a seguito di un test positivo al deidroepiandrosterone (DHEA) effettuato il 20 agosto 2023, aveva fatto valere l’assunzione di un integratore alimentare prescritto da un medico in Florida, che aveva già curato diversi atleti di alto livello, senza sapere che ciò che stava assumendo era proibito dai regolamenti dell’Agenzia mondiale antidoping (WADA). Il CAS ha acconsentito ed è per questo motivo che lo ha fatto “accolto parzialmente il ricorso presentato da Paul Pogba”.
