Giochi Olimpici di Parigi 2024: mostre, letteratura… un’Olimpiade culturale che affonda le sue radici anche in Coubertin

Giochi Olimpici di Parigi 2024: mostre, letteratura… un’Olimpiade culturale che affonda le sue radici anche in Coubertin
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I Giochi Letterari, lanciati nel 1912 da Coubertin, furono un flop. Ma la storia dei Giochi Olimpici si è incrociata con quella delle belle piume ed è ora disponibile in mostre essenziali, come al Louvre o ad Alésia.

“Unire muscoli e spirito attraverso i vincoli del matrimonio legittimo” : è in questi termini che Pierre-de-Coubertin giustificò all’inizio del XX secolo l’idea di accompagnare i suoi Giochi Sportivi Moderni con una competizione dedicata all’arte in tutte le sue forme. Concorsi di architettura, scultura, pittura e letteratura furono lanciati alle Olimpiadi di Stoccolma nel 1912.

Evitati da artisti rinomati, anche a Parigi nel 1924, vittime di una certa indifferenza (lo stesso Coubertin si distinse più volte…), questi eventi svanirono e scomparvero dopo la seconda guerra mondiale.

Da Montherlant a Echenoz

Ma la storia non ha avuto bisogno di queste figure imposte per tessere legami tra le Olimpiadi e la letteratura, alcuni scrittori non esitano a prestare la loro penna per coprire le Olimpiadi, come Henry de Montherlant, dipingendo l’atmosfera di Colombes sul giornale Domani.

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Con i loro miti, i loro simboli e il peso della loro storia, gli anelli ispireranno altri autori a riscriverla, come Jean Echenoz (2008), facendo rivivere le razze Zatopek in una biografia immaginaria (Courir).

Al Louvre: lo sport nelle arti

Oggi, le Olimpiadi della Cultura sono ufficialmente presentate in grande scala sul sito di Parigi 2024, che elenca su una mappa la ricchezza di iniziative lanciate nei quattro angoli della Francia (https://olympiade-culturelle.paris2024.org ).

Tra quelle da non perdere, la mostra proposta al Louvre fino al 16 settembre 2024, nella galleria Richelieu, sullo sport nelle arti: “L’olimpismo, un’invenzione moderna, un patrimonio antico”.

Mostra itinerante a Montpellier

In Borgogna, anche il MuséoParc d’Alésia ritorna fino al 30 novembre alle origini del concorso attraverso una mostra temporanea “O sport. Giochi per gli dei”. Il momento in cui Vercingétorige depone le armi ai piedi di Cesare è accompagnato da un percorso sonoro che ripristina le registrazioni di atleti in pieno esercizio, sviluppato tra gli altri con il Creps de Toulouse.

Più vicino a casa, la Metropoli di Montpellier fa circolare nei suoi comuni fino a settembre i 55 pannelli e il tavolo tattile di una mostra itinerante “Al cuore dell’Olimpismo”. La prova che la storia dei giochi può arrivare da te.

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