convalidata la traslazione della salma di Maradona in un “mausoleo”.

convalidata la traslazione della salma di Maradona in un “mausoleo”.
convalidata la traslazione della salma di Maradona in un “mausoleo”.
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Keystone-SDA

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2 ottobre 2024 – 04:19

(Keystone-ATS) Martedì la giustizia argentina ha autorizzato il trasferimento del corpo di Diego Maradona, morto nel 2020, in un futuro mausoleo progettato dai suoi figli, a Buenos Aires. Dicono di voler facilitare i futuri tributi “al più grande idolo dell’Argentina”.

La decisione, in una risoluzione del tribunale di San Isidro citata da diversi media argentini, arriva alla vigilia di un primo, marginale processo contro un infermiere membro dell’équipe medica di Maradona, sulle cause della sua morte.

Il processo principale su sette professionisti – un neurochirurgo e medico curante, un medico clinico, uno psichiatra, uno psicologo, una caposala, infermieri – è previsto, dopo diversi rinvii, per marzo 2025. L’infermiera, che, fin dall’inizio, ha detto aveva solo seguito le indicazioni dei medici, aveva ottenuto un giudizio separato.

Memoriale M10

Per quanto riguarda la salma di Maradona, il tribunale di San Isidro inizialmente, a maggio, aveva deciso di non autorizzare il trasferimento, adducendo “possibili misure che potrebbero essere necessarie”, in particolare l’esumazione, nell’ambito del processo, dopo l’opposizione di alcune parti.

Martedì la corte ha osservato che non c’era più “opposizione da parte di alcuna parte” e ha ritenuto che “dovesse essere data una risposta favorevole” alla richiesta dei bambini.

L’idea, lanciata un anno dopo la morte di Maradona e formalizzata nel 2023, è quella di trasferire i resti dell’icona del calcio argentino, che riposano in un cimitero privato a Bella Vista, alla periferia di Buenos Aires, nel quartiere centrale e vecchio porto di Puerto Madero, dove è previsto un futuro mausoleo, il “M10 Memorial”.

L’attesissimo processo del marzo 2025 in Argentina si concentra sulle circostanze della morte di Maradona e sulla potenziale negligenza. La star è morta all’età di 60 anni per un attacco cardio-respiratorio il 25 novembre 2020, da sola su un letto medico a Tigre, dove era convalescente dopo un intervento di neurochirurgia per un ematoma alla testa.

La giustizia ha mantenuto la qualificazione di “omicidio con dolus eventualis”, reato caratterizzato quando una persona commette negligenza, sapendo che ciò potrebbe portare alla morte. È punibile da 8 a 25 anni di carcere.

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