gli svizzeri battuti al Tour du Léman

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I regatanti di “44West”. Immagine: Mateo Giraud/BCGE Giro remiero del Lago di Ginevra

L’equipaggio del “44West” è passato molto vicino ad una barca della CGN, poi uno dei suoi membri è caduto in acqua sabato durante un giro di canottaggio sul Lago di Ginevra disputato in condizioni terribili.

30.09.2024, 16:5301.10.2024, 10:39

Il vogatore Christiaan De Lint ha 51 anni e ha molta esperienza sul Lago di Ginevra, ma quello che ha vissuto sabato non gli era mai successo prima. “Le condizioni di questa gara sono tra le più estreme che abbia mai affrontato su questo lago: c’erano tantissime onde, temperature fresche e pioggia quasi costante. Eravamo fradici dall’inizio alla fine.”

Raggiunto telefonicamente lunedì mattina, questo membro dell’equipaggio di lingua tedesca della “44 West” ci ha spiegato che il suo corpo è stato gravemente maltrattato. “Mi fanno male le mani e la schiena e mi sento molto stanco”, sussurra riferendosi a questo Giro del Lago di Ginevra che gli organizzatori avevano accorciato di 20 km (140 invece di 160) a causa delle condizioni meteorologiche. difficile. Una riduzione del percorso ben accolta dai 18 equipaggi al via della gara, ma che non ha impedito a Christiaan De Lint e compagni di vivere una giornata molto complicata.

L’equipaggio del “44 West”, composto da cinque uomini esperti (quattro vogatori e un timoniere), ha preso molto presto il controllo della regata, tanto da arrivare in testa al largo di Losanna. Il problema è che il suo tempo di passaggio coincideva con quello di una barca CGN. Le due imbarcazioni si sono incrociate e non è difficile sapere quale delle due sarebbe stata maggiormente colpita dalla collisione.

Il video dell’incontro tra le due barche:

Contattato da Watsonla CGN ci ha comunicato di non essere a conoscenza di alcun problema di navigazione legato alla regata di sabato.Video: esterno/riposo

Il “44 West” ha potuto continuare la sua marcia in avanti, ma un’altra minaccia incombeva sull’equipaggio dopo l’inversione a U di Rivaz: lo spettacolare ritorno dell’equipaggio tedesco “eNeRGie BaWü”, “vogatori eccezionali che “si allenano tutto l’anno oltre lunghe distanze e sono quindi molto difficili da battere”, afferma Christiaan De Lint.

Il duello era molto serrato sul lago.Immagine: Mateo Giraud/BCGE Giro remiero del Lago di Ginevra

Le due squadre si sono ritrovate fianco a fianco poco prima di Morges. Mancavano allora solo una quarantina di chilometri. È in questo momento che “44 West” vivrà il suo secondo problema della giornata, e sarà fatale.

Fin dall’inizio della regata, gli svizzeri avevano deciso di perdere meno tempo possibile durante le rotazioni degli equipaggi (il timoniere, installato nella parte anteriore della barca, sostituisce uno dei quattro vogatori ogni 30 minuti circa). Mentre la maggior parte delle squadre coinvolte smette di remare in occasione di un cambio nella composizione della barca, “44 West” ha deciso di continuare ad essere attiva. Il timoniere si scambia quindi il posto con un vogatore mentre gli altri continuano il loro sforzo, il che rende la barca instabile e il minimo passo falso è vietato.

Fino a quel momento era andato tutto bene per gli Elvezi, ma dopo 100 chilometri di fatica sotto la pioggia e al freddo, alla stanchezza si aggiunse la mancanza di lucidità, e avvenne l’incidente. Il rematore che ha ceduto il posto è caduto ed è finito in acqua. “Abbiamo perso diversi minuti nella storia”, racconta Christiaan De Lint, precisando che né lui né i suoi compagni nutrivano rancore nei confronti dello sfortunato caduto in combattimento.

“44 West” all'arrivo. Christian è al centro.

“44 West” all’arrivo. Christian è al centro.Immagine: DR

La barca tedesca ne approfittò per scappare e il “44 West” non riuscì mai a raggiungerlo. “Questo incidente è stato un duro colpo per il nostro morale”, ammette Christiaan. Abbiamo provato a recuperare per qualche chilometro i nostri avversari, ma non avevamo più forze. Inconsciamente abbiamo alzato il piede e il divario si è ampliato”. I vincitori tedeschi hanno completato la loro traversata di andata e ritorno in 10 ore, 55 minuti e 3 secondi, con un vantaggio di 19 minuti e 23 secondi sugli svizzeri.

“Possiamo dire che abbiamo perso, oppure che siamo arrivati ​​2° su 18”, mette in prospettiva il vogatore, a proposito di una “regata molto lunga” che, aggiunge, “ci impone di attingere dal profondo di noi stessi. , per raggiungere i limiti delle tue capacità fisiche.

Una sfida per corpo e mente, che è una piccola anticipazione di ciò che i quattro compagni di squadra di Christiaan De Lint affronteranno il prossimo anno: Mathias, Luca, Laurent e Julien attraverseranno infatti l’Atlantico remando come parte della World’s Toughest Row. Sperano di percorrere i 4.000 chilometri in meno di 29 giorni, 14 ore e 34 minuti, e stabilire così un nuovo record mondiale. Lo specchio d’acqua questa volta sarà abbastanza grande da non esporli a una collisione con una nave.

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