Annunciata nel primo pomeriggio di venerdì, la morte del corridore 18enne ha scosso il mondo del ciclismo. E i primi elementi dell’inchiesta rischiano di rilanciare i dibattiti sulla sicurezza in questo sport sempre più pericoloso, regolarmente in lutto negli ultimi mesi.
Proprio durante la discesa del circuito finale, durante il primo dei due passaggi, Muriel Furrer è caduta. Una caduta è avvenuta nei pressi di Küsnacht, in una zona boscosa, a 35 chilometri dall’arrivo. Da questo fine settimana i media svizzeri affermano che la corridore è stata ritrovata solo più di un’ora dopo la sua caduta. Ciò che conferma il comunicato stampa: “I servizi di sicurezza hanno percorso il percorso dopo la gara, l’hanno cercata e poi l’hanno ritrovata nella foresta qualche tempo dopo il suo incidente.”
Sembra infatti che sia stata proprio la federazione svizzera ad allertare l’organizzazione della scomparsa del suo corridore, più di mezz’ora dopo l’arrivo del neo campione del mondo Cat Ferguson. Quando è stata ritrovata sotto la strada, Muriel Furrer, vittima di un trauma cranico, probabilmente è rimasta inerte per quasi due ore prima di essere presa in cura. Prima di morire poche ore dopo, all’Ospedale universitario di Zurigo.
Il mondo del ciclismo piange Muriel Furrer, morta a 18 anni in seguito ad una caduta durante i Mondiali
Questa informazione è a dir poco scioccante e riaccende il dibattito sulla sicurezza nel gruppo. Soprattutto perché i campionati del mondo si giocano senza auricolari. Anche il ciclista spagnolo Juan Ayuso ha attaccato l’UCI questo lunedì: “Ho versato qualche lacrima quando ho sentito la notizia. Mi ha ricordato Gino Mäder perché la sua scomparsa mi ha colpito profondamente. È stato durante una tappa che ho vinto in Svizzera”, ha spiegato il corridore dell’UAE Team Emirates a Cadena SER.
E il compagno di squadra di Tadej Pogacar ha aggiunto: “Sembra che Muriel Furrer abbia dovuto aspettare più di un’ora per essere curata. È vergognoso, questo non dovrebbe accadere. Non capisco come facciano a privarci degli auricolari in un mondiale. Questa cosa può salvare vite umane. Ci sono così tante domande…”
