Incoronato l’intoccabile Pogacar, Hirschi 6° – rts.ch

Incoronato l’intoccabile Pogacar, Hirschi 6° – rts.ch
Incoronato l’intoccabile Pogacar, Hirschi 6° – rts.ch
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Marc Hirschi si è dovuto accontentare del 6° posto nel campionato del mondo su strada a Zurigo. Già vincitore del Giro e del Tour de France quest’anno, Tadej Pogacar ha segnato una favolosa tripletta vestendosi d’oro sulla Sechseläutenplatz.

Pogacar ha compiuto un atto di alto livello salendo a più di 100 km dal traguardo e segnando una tripletta che solo Eddy Merckx (nel 1974) e Stephen Roche (nel 1987) erano riusciti finora. Lo sloveno ha vinto il suo primo titolo mondiale all’età di 26 anni, succedendo all’olandese Mathieu van der Poel nella lista.

Bronzo nel 2020 a Imola, il leader della squadra svizzera Marc Hirschi non poteva che constatare la superiorità di colui che è il suo leader nel potente Team UAE. Il bernese ha provato il tutto per tutto nel finale, ma non ha potuto nulla contro le birichinate dell’australiano Ben O’Connor (2°) e lo scatto di velocità di van der Poel (3°).

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Dillier tra i primi attaccanti

La Svizzera è stata subito rappresentata in prima linea, con Silvan Dillier che faceva parte della prima fuga di sei corridori che ha lanciato le ostilità. Questo sestetto aveva ancora un vantaggio di quasi cinque minuti a 170 km dalla fine, prima che un contropiede di dieci uomini sferrasse a 130 chilometri dal traguardo.

Il bivio è stato effettuato quando mancavano poco più di 100 km. Ma il campionato del mondo di Zurigo ha preso un’altra svolta pochi minuti dopo, quando il grande favorito Tadej Pogacar ha attaccato sulla salita di Witikon, dove la pendenza raggiunge il 20%.

Hirschi ha provato di tutto

Marc Hirschi, dal canto suo, ha attaccato per la prima volta sull’ultima salita della Züribergstrasse, a 22 km dall’arrivo, provocando semplicemente un raggruppamento alle spalle di Pogacar.

Il bernese si è ripetuto sulla salita di Zollikon, a 5 km dall’arrivo, invano. Si è dovuto lasciar scappare Ben O’Connor, che è andato a ritirare l’argento dopo 6h30 di fatica (e 34” dietro Pogacar), e ha subito capito che Mathieu van der Poel (3° a 58”) era il più veloce tra i sei bronzi candidati.

ats/efas

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