Il canadese affronta i Maple Leafs

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(Toronto) Non è un’ondata di caldo, ma il sole splende questo giovedì mezzogiorno a Toronto. E durante il training camp, è in pieno sole, nel parcheggio dietro la pista di pattinaggio, che i Maple Leafs tengono le conferenze stampa.

Dopo cinque minuti di conferenza stampa con i media locali, Max Pacioretty si ferma per qualche momento in disparte con il rappresentante di La stampa. Iniziare è facile. David Desharnais, incontrato la scorsa settimana quando il QMJHL ha ribattezzato un trofeo in suo onore, ci ha chiesto di portargli i nostri saluti.

Non appena viene menzionato il nome di Desharnais, il volto di Pacioretty si illumina.

“Adoro Davey. Era il migliore!, dice la grande ala sinistra. L’anno scorso, quando le cose si stavano complicando per me e non sapevo se avrei giocato di nuovo, mi disse che avrebbe lasciato la pensione e sarebbe venuto a giocare con me in Svizzera! »

La battuta di Desharnais al suo vecchio compagno, tuttavia, dice molto sul punto in cui Pacioretty si trova nella sua carriera. Il suo futuro non era chiaro qualche mese fa ed eccolo qui al campo dei Leafs con un semplice provino in tasca e nessun contratto formale ancora per la stagione. Secondo i colleghi in loco, però, i Leafs aspettano di liberare spazio sotto il tetto salariale per formalizzare la sua assunzione.

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FOTO GUILLAUME LEFRANÇOIS, LA STAMPA

L’incantevole cornice in cui si svolgono le mischie stampa dei Maple Leafs durante il camp

Rallentato soprattutto da due operazioni, Pacioretty ha giocato solo 91 partite nelle ultime 3 stagioni. Ciò include una stagione di 5 partite nel 2022-23, durante la quale ha subito il suo secondo infortunio allo stesso tendine d’Achille.

L’americano ha finalmente avuto diritto ad un’intera estate di allenamenti, senza dover sottoporsi a riabilitazione. Questa è la prima volta per lui dal 2021. Quell’anno iniziò la stagione con 37 punti in 39 partite, prima di cadere in combattimento.

“Sono sempre stato orgoglioso del mio allenamento estivo. Se non sono contento di quello che ho fatto in estate, lo si vede durante la stagione, ha ammesso. Sento che la mia velocità è arrivata, è la prima volta in diversi anni.

“Sapevo che mi sarei sentito bene, ma non pensavo che sarebbe stato così bello. La formazione è molto dura, ma lo staff qui è incredibile. Alla mia età devo sfruttare tutto quello che mi viene offerto e loro ce l’hanno. »

Ben fuori

In attesa di consolidare il suo status con i Leafs, Pacioretty sta cercando di guadagnare punti. Giovedì giocherà una seconda partita preparatoria, contro il canadese; alla sua prima uscita, domenica, ha segnato due gol e un assist, compreso un gol, in una sequenza iniziata andando a recuperare un disco in calcio d’angolo.

Pacioretty dovrà convincere gli scettici che può ancora aiutare una squadra offensivamente. La scorsa stagione si è limitato a 23 punti, di cui solo 4 gol, in 47 partite con i Capitals.

Queste prestazioni comportano un cambiamento di status nella NHL. L’anno scorso i Capitals gli hanno concesso un contratto annuale del valore di 2 milioni di dollari, pur sapendo che avrebbe saltato la prima metà della stagione. Questo contratto faceva seguito a patti sei, poi quadriennali, firmati rispettivamente con Montreal e Vegas.

E se riuscirà a convertire con successo la sua meta, otterrà, salvo sorprese, un altro contratto di un anno. Ma questo non lo disturba.

“Quando ti rendi conto che ciò che hai può esserti portato via così rapidamente, impari ad apprezzare ogni giorno”, ha detto Pacioretty. Che tu sia il capitano che gioca 20 minuti a partita o che tu abbia solo 10 minuti a partita, hai ancora la possibilità di giocare nella National League e non puoi darlo per scontato. »

In blu

Sono già passati sei anni da quando Pacioretty lasciò Montreal in modo drammatico, scambiato nel cuore della notte, poche ore prima del torneo di golf CH, in un momento in cui le sue strette di mano con Marc Bergevin venivano analizzate come se fossero quelle di Reagan e Gorbaciov.

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FOTO IVANOH DEMERS, ARCHIVIO LA PRESSE

La “famosa” stretta di mano tra Marc Bergevin e Max Pacioretty al torneo di golf di quest’ultimo nel 2018

Affrontare la squadra che lo ha arruolato difficilmente lo commuove adesso. Ha già giocato cinque partite contro il canadese in questa stagione, altre sei durante i playoff del 2021 quando era membro dei Golden Knights.

Anche indossare il maglione con foglie d’acero non è strano per Pacioretty. “I miei figli dicono che questo è il maglione che mi sta meglio!” È un onore aver potuto indossare le maglie di queste due squadre e ne sono orgoglioso. »

Situazione unica

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PHOTO MARCO CAMPANOZZI, LA PRESSE ARCHIVES

Kirk Muller

Hai un appuntamento in arrivo e stai sudando al pensiero di continuare la conversazione mentre sei ospite. Stai aspettando il tuo piatto di linguine? Fai un quiz! Ecco una domanda suggerita. Non c’è bisogno di darci credito. Chi sono i due giocatori ad aver vestito i colori dei Maple Leafs dopo essere stati capitani dei canadesi? Risposta: Kirk Muller e George Hainsworth. Ma se il tuo incontro è tra qualche settimana, molto probabilmente dovrai aggiungere Pacioretty alla lista.

Ci saranno tutti, tranne Matthews

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FOTO PAIGE TAYLOR WHITE, ARCHIVIO STAMPA CANADESE

Auston Matthews

È una formazione piuttosto esperta quella che i Maple Leafs manderanno nella mischia. Saranno infatti presenti Mitch Marner, William Nylander, John Tavares e Morgan Rielly, solo per citarne alcuni. Tra i big mancherà solo Auston Matthews. È alle prese con un infortunio che lo ha costretto a lasciare anticipatamente l’allenamento martedì, ma il suo disturbo sembra lieve dato che giovedì si è allenato con i suoi compagni di squadra e non sembrava essere in punto di morte quando ha salutato, mentre si dirigeva verso la sua macchina, i giornalisti che aspettavano di parlare con l’allenatore Craig Berube.

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