Patrick Roy mette al suo posto un giornalista

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In sala stampa, mentre i riflettori illuminavano ogni angolo del cattivo umore di Patrick Roy, una tensione palpabile aleggiava nell’aria.

Il giornalista, microfono in mano, si sentiva molto solo e vulnerabile mentre si trovava di fronte a Patrick Roy, l’allenatore degli Islanders.

Le parole che aveva preparato con cura sembravano dissolversi nell’atmosfera pesante che regnava dopo la sconfitta della squadra nella prima partita della serie.

La sua domanda, formulata con imbarazzante cautela, riguardava la strategia di gioco degli Islanders, ma capiva che le sue parole mettevano Roy in uno stato di estrema frustrazione, in un contesto così teso.

“Cosa ti ha permesso di giocare al gioco che più ti si addice piuttosto che al gioco che si adatta meglio agli Hurricanes?” osò chiedere, cercando goffamente di evidenziare le tattiche difensive (e fastidiose?) di Roy.

Tuttavia, invece di suscitare una risposta calma e ponderata, la sua domanda scatenò una tempesta negli occhi di Roy.

L’intensa luce negli occhi del leggendario portiere e allenatore avrebbe potuto incendiare la sala stampa. Si poteva quasi sentire il calore della rabbia che proveniva dall’altra parte della sala stampa.

“Che cosa vuoi dire con questo?” rispose Roy, la sua voce un misto di sfida e irritazione, le sopracciglia aggrottate come un uomo a cui davvero, davvero non piaceva la domanda.

Il giornalista si è sentito improvvisamente piccolo nei suoi pantaloncini, rimpiangendo ogni parola della sua domanda. Era stato frainteso, frainteso. La sua intenzione non era criticare, ma semplicemente capire.

In preda al panico, il giornalista ha cercato di correggere la situazione, balbettando una spiegazione affrettata sulla prestazione difensiva degli isolani e sul fatto che erano stati in grado di dettare il gioco.

Ma poi Roy espose la sua visione con calma gelida, ancora fuoco nei suoi occhi.

“Quando giochi bene in difesa ti dai la possibilità di vincere” spiegò con voce misurata.

“Hanno fatto un forte controllo e noi abbiamo fatto un buon lavoro tirando i dischi fuori dalla nostra zona. Alla fine, ciò che ha fatto la differenza è che non abbiamo sfruttato le nostre occasioni”.

Le parole di Roy echeggiarono nella sala stampa, escludendo ogni ulteriore domanda banale. Il giornalista, grato di essere sfuggito all’ira dell’allenatore, ringraziò subito Roy, promettendogli di soppesare ogni parola con più attenzione in futuro.

Quindi, nel mondo spietato di Patrick Roy, è chiaro che era meglio evitare di suggerire che la squadra di Patrick Roy fosse piatta o difensiva.

Perché quando si tratta della reputazione della sua squadra, Roy è disposto a difendere i suoi giocatori con una ferocia capace di mettere sulla difensiva anche il giornalista più audace.

Soprattutto dopo una sconfitta nei playoff. Patrick Roy dovrebbe essere preso con le pinze ieri sera. Decisamente frustrato per essere sfuggito a questa partita mentre gli isolani hanno dominato la maggior parte della partita.

I giornalisti di Long Island pregheranno affinché vinca Gara 2. Altrimenti Roy romperà le sedie nella sala stampa.

Continua..

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