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Il Monaco regna sull’Aston Villa e si assicura un posto ai play-off – C1 – J7 – Monaco-Aston Villa (1-0)

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>Monaco-Aston Villa 1-0 >

Molti: Singolo (8e)

Adi Hütter aveva avvertito il giorno prima: non si trattava di giocare facile per assicurarsi un punto contro l’Aston Villa. I suoi giocatori lo hanno ascoltato e hanno applicato le sue istruzioni questo martedì sera, intascando i tre punti contro il club di Birmingham (1-0), che non perdeva da cinque partite e che sperava di entrare tra i primi cinque in questa Champions League. E’ proprio ciò di cui aveva bisogno il Monaco per convalidare almeno il biglietto per i play-off e anche ritrovare fiducia in un periodo in cui cominciavano seriamente a formarsi dubbi attorno ad una squadra in crisi di risultati.

Singo e Majecki erano ovunque

Il ritorno del capitano Denis Zakaria, malato e assente la scorsa settimana contro il Montpellier, è stata necessariamente una buona notizia per i ragazzi del Principato. Il centrocampista è stato una parte essenziale del Monaco fin dall’inizio della stagione, ma si è fatto da parte per lasciare i riflettori a Wilfried Singo e Radosław Majecki. I locali hanno iniziato lasciando la palla agli avversari, senza privarsi di attaccare nelle prime fasi di gioco con un’arma che gli piace particolarmente: il calcio piazzato. Un corner calciato da Lamine Camara, in questo caso, sul quale Thilo Kehrer si è alzato in volo per dare lavoro a Emiliano Martinez, sorpreso nel processo dal grande Singo che ha seguito e ha messo il suo colpo di testa in fondo alla rete (1-0, 8e).

Alla presenza della famiglia Stéphan, di Roberto Mancini e ovviamente del Principe Alberto II, l’ASM ha ricordato di avere le qualità per competere con una squadra solida della Premier League. Se il portiere argentino, fischiato dal pubblico monegasco, spegnesse una miccia accesa da Maghnes Akliouche (15e), il suo omologo polacco ha avuto l’opportunità di brillare e lasciare il Monaco in vantaggio nel punteggio. Ecco un’antologia: un’uscita tempestiva davanti a Ollie Watkins (29e), una punizione di Lucas Digne catturata facilmente (31e), mano ferma per frustrare Leon Bailey (37e), oppure una bella orizzontale per ottenere un tiro di Watkins, scivolato in area (45e+2). Insomma, un buon lavoro da portiere, perfettamente completato da un fortissimo Singo, come in questo contrasto ben sentito su cross di Morgan Rogers (26′)e), che ha mancato anche l’occasione del pareggio al rientro dagli spogliatoi (47e).

Una partita contro l’Inter per sperare nelle prime 8?

A quanto pare, questo AS Monaco ha alcuni rimedi per curarlo, sostanzialmente qualità in ogni linea. Negli ultimi tempi difficili, il promettente Akilouche si è mangiato le dita prima dell’intervallo, mandando alto la palla nonostante una posizione ideale in area (45′)e+3), poi ha smesso di festeggiare il 2-0 dopo aver visto l’arbitro segnalare (logicamente) un fuorigioco dopo averlo visto tagliare un cross di Vanderson (50′e). Non vi sbagliate, non è stata una passeggiata nemmeno per i monegaschi, che hanno dovuto voltare le spalle per contenere Quella di Villa intraprendente, ma incapace di ingannare la vigilanza di Majecki o di destabilizzare Singo, decisamente in gran forma questo martedì sera.

Come Matty Cash e le sue due palle dell’1-1 (59e69e), ancora meno evidente di quello del break sprecato da Takumi Minamino, reo di aver saltato completamente l’amico Breel Embolo alla sua sinistra (64e). Il non essere al massimo della fiducia non ha impedito all’attaccante svizzero di tentare il rientro in area aperta, senza successo (76′).e), pochi secondi dopo una parata di Tyrone Mings davanti ad Aleksandr Golovin (75e). Dopo aver dato tanto e grazie ai cambi di freschezza di Hütter, i locali hanno chiuso meglio, lasciandosi scivolare con calma verso il fischio finale e festeggiando allegramente tre punti fondamentali. Prima, perché no, di puntare a un posto tra i primi 8 la prossima settimana a Milano.


> Monaco (4-2-3-1): Majecki – Vanderson, Singo, Kehrer, Mawissa – Camara (Magassa, 65)e), Zakaria (Tesi, 78e) – Akliouche, Minamino (Michal, 78e), Ben Seghir (Golovin, 65e) – Stantuffo. Allenatore : Adi Hütter.

> Aston Villa (4-2-3-1): Martínez – Cash, Konsa, Mings, Digne – Kamara, Tielemans – Bailey (Durán, 56e), Rogers (Ramsey, 86e), Buendia (Bogarde, 86e) – Watkins. Allenatore : Unai Emery.

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