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“Ci aspettiamo troppo e tendiamo a tornare indietro, ed è inconscio”
Bruno Irles sur Forever: “È stato lungo, complicato, quindi ancora una volta ci troviamo in questo tipo di incontri in cui non tutto è perfetto da parte nostra. Alla fine del primo periodo calcoliamo troppo, ci aspettiamo troppo e tendiamo a tornare indietro, ed è inconscio. Li ho scossi parecchio nell’intervallo perché volevo vincere il secondo tempo e non subire quello che abbiamo subito noi con un rigore falso o un gol sprecato. negli ultimi minuti.
Dobbiamo riuscire a rendere più facili questo tipo di partite, e ancora non è così. Nonostante ciò siamo qui, abbiamo sistemato la situazione rispetto a due settimane fa e ci stiamo avvicinando al comando. Ancora una volta siamo molto lontani, stasera perderemo Andy”.
“Dovremo reinventarci, dovremo integrare rapidamente i nuovi”
“Non ci poniamo la questione se la squadra è migliore con o senza Andy, lo sappiamo, la squadra è migliore con Andy, ci offre un’opportunità con il gioco lungo, ma anche in relazione alla rifinitura che’ lui porta.
Ma abbiamo altre soluzioni, lo abbiamo dimostrato stasera a tratti, vorrei che andassimo avanti in questa partita di transizione per fare anche male in queste fasi. Dovremo reinventarci, dovremo integrare rapidamente nuove persone, sperando che siano qualificate”.
L’ingresso di Issam Ben Khémis dopo l’infortunio di Carroll
“Amadou Diallo sta attraversando un periodo meno bello. Prendendo Issam Ben Khémis, ho questa voglia di tenere la palla un po’ di più, lui può arrivare, creare un surplus a centrocampo in quel momento. Proprio Issam ha la qualità di venire dal centro per realizzare questo surplus”.
I nuovi collegamenti, senza Carroll
“La perdita di Carroll la compenseremo con questi nuovi arrivi, poi Yanis (Merdji) è efficace, ma Yanis si trova bene anche con Andy, quindi dovremo creare queste connessioni che ha già con i suoi compagni di squadra, perché anche loro creino con i nuovi arrivati Sarà mio compito, per tutta la settimana, anche se iniziato da settimana scorsa, avere efficienza offensiva.
Vicino a Saint-Malo
“Essere vicini alla testa conta psicologicamente, ma non possiamo dire di essere sereni. Non ho mai trascorso una partita seduto tranquillamente sulla mia panchina. Saremo sereni prima o poi, non credo, e poi più fuori, rispetto agli avversari, rispetto al campo, in casa c’è il pubblico, l’ambiente che può far dubitare l’avversario.
Partenze
“Karim non c’è più quotidianamente, se n’è andato per motivi personali. Dobbiamo vedere se verrà ufficialmente chiuso. Successivamente, abbiamo un margine, rispetto al DNCG, in tribunale. In seguito, non è non far venire per il gusto di far venire, così come non è far partire per il gusto di far andare”.
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