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Coppa dei Campioni – O’Gara e Dupont reagiscono alla nuova regola numero 9: “Non so chi ha creato la regola, forse mi serve un account Instagram”, sorride l’irlandese

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A migliaia di chilometri di distanza, e non avversari questo fine settimana, Ronan O’Gara e Antoine Dupont hanno comunque risposto alla stessa domanda riguardante la nuova regola per proteggere il numero nove, che entrerà in vigore questo fine settimana durante la 3a giornata di Coppa dei Campioni. Con un sorriso, l’allenatore del Maritimes ha fatto riferimento al recente discorso del francese, che si è rammaricato della mancanza di protezione dei giocatori durante l’ultima La Rochelle – Tolosa.

Questa è una delle domande di questo weekend di Coppa dei Campioni: come si adatteranno le squadre alle nuove regole decise dall’EPCR? In particolare quello che protegge meglio i numeri 9 attorno ai ruck e dietro la mischia.

I principali protagonisti del mondo del rugby sono stati quindi interrogati prima della 3ª giornata di Coppa dei Campioni sulla decisione dell’organismo di adeguare le regole nel corso della stagione. Il capitano dello Stade Toulouse, Antoine Dupont, principalmente preoccupato da questo cambiamento, si è rallegrato di questa decisione in una conferenza stampa: “È un bene per la qualità del gioco. Ultimamente abbiamo visto regolarmente partecipanti a maul e ruck prendere le mani del numero 9, quindi era più del limite rispetto alla regola. Per me queste sono buone misure che permetterà al rugby in generale di progredire, di essere più piacevole da guardare.”

Dal canto suo, l’allenatore dello Stade Rochelais Ronan O’Gara, che domenica pomeriggio accoglie il Leinster al Deflandre, è stato piuttosto ironico, facendo un’allusione facilmente comprensibile a Dupont. Alla domanda: “Le nuove regole e più in particolare quelle che proteggeranno meglio i mediani di mischia avranno un impatto sul gioco?”, l’ex mediano d’apertura del Munster risponde: “Sì, esatto. Erano ancora molto ben protetti negli ultimi dodici mesi ma, comunque, sarà interessante. Chi stabilisce la regola per questo? Non lo so (sorriso). Forse mi serve un account Instagram per farlo… Sì, sono ancora protetti, ma ora lo sono ancora di più, sarà interessante. Penso che tra sei mesi avremo una discussione diversa. Spero che la regola e la legge siano davvero ben pensate. Penso che ci siano alcuni difetti in questa regola”.

Antoine Dupont si era posizionato sulla tutela dei giocatori

Se non cita il capitano del XV di Francia, è difficile non collegare la proiezione dell’irlandese con quella La storia su Instagram di Antoine Dupontche si è commosso per lo sgombero illecito di Tolu Latu sul giovane mediano di mischia Daroque durante La Rochelle – Tolosa con questa frase: “Dall’altro la tutela dell’integrità fisica dei giocatori…”.

Interrogato in merito alla vigilia della sfida contro i South African Sharks, Dupont è tornato ai suoi recenti ruoli, prima contro l’Exeter dove si è rammaricato dei contrasti tardivi degli inglesi contro di luipoi più recentemente, sulla pericolosa respinta di Rochelais, sanzionata solo con un cartellino giallo vivo ma sospesa per tre settimane questa settimana da una commissione disciplinare convocata d’urgenza. “Non ho necessariamente trovato alcuna logica tra i discorsi annunciati e l’arbitraggio che abbiamo vissuto sul campospiega il mediano di mischia. Ci viene chiesto di mettere molta velocità nel gioco e di giocare i nuovi numeri in ritardo, non c’è niente di peggio per la continuità del gioco… Parliamo anche dell’integrità dei giocatori e quando vediamo che il gioco è fermo , che un giocatore non vede arrivare l’altro che lo colpisce… Insomma, conosciamo tutti la situazione e penso che sia stata corretta. Vorrei solo che i discorsi fossero in linea con la realtà sul campo. Che ci sia impegno fisico, non ho problemi. Se vengo coinvolto e devo affrontare, non ho mai avuto alcun problema. Ma aspetto solo che siamo allineati tra i discorsi e le decisioni arbitrali in campo”.

Non c’è dubbio che questo fine settimana tutti saranno molto attenti alle conseguenze di questa nuova regola, che lo consentirà “snellire il gioco” secondo Tony Spreadbury, il responsabile arbitrale dell’EPCR.

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