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Scandalo al PSG, dallo spogliatoio esce dal silenzio

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Monte Arturo

Giornalista

Affamato di sport, è cresciuto a suon di motori di Formula 1 e delle imprese di Ronaldinho. Oggi, con un Master in giornalismo sportivo, non si perde più un Gran Premio di o una partita del PSG, le sue due passioni e specialità.

Domenica sera, durante lo scontro tra PSG e OL, l'arbitro ha deciso di interrompere la partita per alcuni minuti a causa di cori omofobici e offensivi. Una decisione accolta con favore dall'unanimità, anche all'interno dello spogliatoio parigino, come annunciato da Ousmane Dembélé.

IL PSG ha concluso alla grande una settimana iniziata con una vittoria sul prato dell' RB Salisburgo Martedì dentro Lega dei Campioni (3-0). Domenica sera i parigini hanno effettivamente dominato la partitaOL au Parco dei Principi (3-1) e ha compiuto un'ottima operazione in Ligue 1, portandosi a sette punti di vantaggio suiAS Monaco e ilDI.

PSG-OL interrotto per qualche minuto

Un incontro segnato dall'interruzione del match nel secondo tempo. Il delegato, infatti, ha sfidato l'arbitro a riferirgli di cori omofobici e ingiuriosi provenienti dalle tribune del Parco dei Principi. La partita è stata quindi interrotta, il che rappresenta un importante passo avanti accolto con favore dalla PSG.

Dembélé convalida la scelta dell'arbitro

Nella zona mista, Ousmane Dembélé ha infatti convalidato questa decisione: “ L'arbitro ha detto che dovevamo interrompere e che avremmo ripreso la partita. Ho capito l'interruzione? Ovviamente. Sono cori… negli stadi è difficile. Capisco perfettamente che la partita è interrotta ».

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