Ex giocatore della squadra francese, in particolare dell'AS Monaco e dell'Olympique de Marsiglia, Gaël Givet ha spiegato giovedì di aver perso la passione per il calcio attuale. Soprattutto a causa di una nuova generazione di calciatori più interessata ai margini che al campo.
Più il suo calcio… Leggenda dell'AS Monaco (232 partite) e allenatore della squadra finalista della Champions League nel 2004, Gaël Givet ha confidato giovedì che sta perdendo sempre più interesse per il calcio. Oltre all'apertura di un centro di padel, la sua nuova passione, l'ex difensore centrale si è rammaricato dell'evoluzione del calcio negli ultimi anni.
“Ciò che mi dà fastidio è che il calcio attuale non somiglia più a quello che conoscevo. Sta peggiorando a tutti i livelli”, ha lamentato l'ex giocatore francese in un'intervista al quotidiano Bella mattinata.
Innanzitutto tra i dilettanti, dove ha visto genitori interrompere le partite ed educatori in difficoltà perché troppo ossessionati dal risultato. Nel mondo professionistico, poi, dove l'immagine del suo sport gli sembra appannata. Anche sugli spalti dove aumentano gli scontri e dove, secondo lui, è scomparso il rispetto.
Givet sfascia la nuova generazione “che non pensa più al gioco”
Ma il grosso problema del calcio, secondo l'uomo che ha vestito la maglia della Francia dodici volte tra il 2004 e il 2006, sono i calciatori stessi. Per Gaël Givet la nuova generazione di giocatori pensa troppo alle cose extra-sportive e non è abbastanza concentrata sul campo.
“Ho l'impressione che pensiamo prima ad avere una bella fidanzata e a metterci in una foto in rete con la nostra bella macchina”, ha lamentato l'ex difensore che ha trascorso del tempo anche con l'OM e il Blackburn con il quotidiano regionale. “Quando avevo 14-15 anni, con i miei amici in allenamento, ci mettevamo velocemente i ramponi per divertirci, giocare a tennis, passare, pensavamo solo a toccare la palla”.
Prima di specificare: “Oggi i giovani sono negli spogliatoi, guardano Insta e video, non pensano più alla partita”.
“Il calcio si sta rendendo ridicolo”
Senza dimenticare di ricordare che non vuole mettere tutti i giovani sulla stessa barca, alcuni hanno valori che gli piacciono, Gaël Givet vorrebbe trovare più club familiari in Ligue 1. Problema, non migliorerà finché non lo saranno saranno di proprietà di finanziatori “stranieri” che nulla hanno a che vedere con il club e il suo stemma.
La pessima osservazione dell'ex centro, ormai 43enne, lo spinge addirittura a “quasi” vergognarsi del calcio attuale che, secondo lui, “si sta rendendo ridicolo”. Un po' nostalgico di questa Ligue 1 e di questo sport che amava, Gaël Givet vuole essere chiaro: prima il calcio era migliore.
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