In ogni prestazione sportiva ci sono gli headliner che fanno parlare di sé ma anche il lavoro ombra svolto da collaboratori di alto livello nel loro campo, che raramente vengono messi sotto i riflettori. HA Dunkerquese Demba Ba, Luis Castro o anche Naatan Skyttä raccoglieranno gli allori di questo ottimo inizio di stagione sul campo (2° posto in Lega 2 con 28 punti in 14 giornate), i Maritimes possono ringraziare, tra gli altri, il loro fedelissimo preparatore fisico Nicolas Buteauche permette alla squadra di fare bene e di brillare ogni settimana o quasi.
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Interrogato dal dipartimento comunicazione del club del nord in un ampio articolo che permette di comprendere meglio questo personaggio discreto ma essenziale, colui che permette ai Dunkerques di mantenere un gioco energico ma così efficace ha espresso il suo forte attaccamento al club per il quale ha lavoro da dodici anni.
“Sono di Amiens e il mio primo club professionistico è stato l'Amiens SC. Ma oggi mi sento davvero più a Dunkerque che ad Amiens. Quando sono arrivato qui, il club era ad un livello equivalente alla Nazionale 2 di oggi, con condizioni di allenamento abbastanza basilari. Ho visto questo club faticare, ma quello che restava era questa solidarietà, questo clima di famiglia. Tutti si sono aiutati a vicenda, davvero una vera coesione che corrisponde ai valori del Nord, che condivido profondamente. L'eccesso di funzionalità, questa mutua assistenza, è proprio ciò che mi ha colpito qui. »
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“Negli anni ho visto la società crescere, ma è sempre riuscita a mantenere questi valori. Questo è ciò che mi fa pienamente immedesimare in esso. Non è un club glitterato, ed è esattamente quello che sto cercando. E poi, ora è la mia dodicesima stagione qui, quindi non è niente. Piace anche alla mia famiglia. Apprezzo questo club soprattutto per i suoi valori. Ho vissuto momenti forti qui, emozioni incredibili: tre salite, prese strette, in particolare l'ultima giornata contro il Tolosa, o anche la spettacolare rimonta dell'anno scorso. Sono emozioni eccezionali quelle che ho vissuto qui, queste sono le mie emozioni professionali più belle. Il tutto in una città e in una regione dove ci sentiamo bene, dove le persone condividono gli stessi valori. Per questo qui ci sentiamo davvero a casa. »
L'intervista completa può essere letta sul sito dell'USLD: usldunkerque.com
Foto Daniel Derajinski/Icona Sport.
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