Questa sera l'inno della Champions risuonerà a Milano, dove l'Inter ospita l'RB Lipsia per la quinta giornata di Champions League. Una competizione dalla quale Joaquin Correa è privato. Il 30enne argentino, infatti, non figurava nella lista fornita da Simone Inzaghi alla UEFA. Un duro colpo per il nativo di Juan Bautista Alberdi. Ma questa non è la prima della sua carriera, iniziata nelle categorie giovanili del River Plate. Successivamente è passato per Renato Cesarini e l'Estudiantes, prima di lasciare il Paese per scoprire il calcio europeo sotto i colori di Sampdoria, Siviglia, Lazio, Inter e infine Olympique de Marsiglia.
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Una finestra di trasferimento davvero sorprendente
Club dove venne prestato lo scorso anno dai Longobardi. Ma la sua avventura nella città marsigliese non fu proprio un successo. In 19 presenze tra tutte le competizioni (682 minuti giocati), non ha né segnato né fornito un assist. Al di là delle cifre e delle statistiche, il suo contributo sul campo non è stato all’altezza delle aspettative. Descritto da alcuni come un flop, Joaquin Correa logicamente non è stato scelto da Pablo Longoria e dalle sue squadre, che hanno comunque avuto la possibilità di esercitare la sua opzione di acquisto fissata a 13 milioni di euro. Ma non ne sono convinti i dirigenti del Marsiglia, che ritengono che questa somma sarebbe stata più utile per ingaggiare un altro giocatore. Dal canto suo l'Inter avrebbe voluto recuperare qualche soldo scaricando un elemento ritenuto indesiderato.
Ma Correa è tornato e non ha voluto andarsene durante il mercato estivo del 2024. Va detto che non hanno bussato davvero alla sua porta. E i pochi club che hanno sondato il terreno, come Estudiantes de Véron (Argentina), AEK Atene e River Plate, sono stati respinti dal principale interessato. La cosa ha dato molto fastidio alla dirigenza milanese, che non ha capito affatto la sua decisione sapendo che avrebbe giocato poco e niente. Ma è stato il calciatore argentino ad avere l'ultima parola essendo rimasto in Lombardia, dove il suo contratto durerà fino al prossimo giugno. L’idea sarà sicuramente quella di liberarsi. Il che gli permetterà sicuramente di avere occasioni più interessanti.
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Una porta si sta già aprendo per gennaio
Oltretutto, Tyc Sport rivela che il River Plate ha controllato il suo nome per il mercato invernale 2025. La squadra argentina vorrebbe rimpatriarlo. Del resto, le teste pensanti del River Plate, che credono di avere le loro possibilità, hanno già iniziato a discutere con chi gli sta intorno. Resta da vedere la posizione del giocatore, ma anche dell'Inter. Un club in cui ha partecipato solo a 4 partite in tutte le competizioni in questa stagione. Privato della C1, venne utilizzato solo in Serie A. In panchina per le prime tre giornate, giocò solo 16 minuti contro il Monza il 15 settembre. Poi lo abbiamo visto in campo per 4 minuti contro l'Udinese il 28 settembre e per 18 minuti contro la Roma il 20 ottobre. Successivamente ha trascorso 4 partite in panchina prima di tornare in campo sabato contro l'Hellas Verona.
Per il suo primo inizio di stagione, il nazionale argentino (19 presenze, 4 gol), che ha sostituito Lautaro Martinez, ha soddisfatto le aspettative fornendo 2 assist e segnando 1 gol. La sua prima in quasi due anni di campionato. Un’eternità per il 30enne che ha assaporato questo momento. “Volevo segnare, era qualcosa che desideravo così tanto. I miei compagni mi aiutano tantissimo. Sono sereno, lavoro bene e sono felice. Erano tutti contenti che avessi giocato bene oggi, già ieri (venerdì scorso, ndr) quando sapevano che avrei giocato, erano contenti e questo fa capire che siamo un bel gruppo. Stiamo lavorando tutti nella stessa direzione e dobbiamo continuare così. Il lasciapassare per Bisseck? Volevo farlo e sono felice che abbia segnato. (…) Per me quello che è successo oggi è molto importante, continuerò a lavorare con calma per aiutare la squadra”.
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Un futuro sconosciuto
La stampa italiana è rimasta sorpresa dall'immagine del Corriere dello Sport. “Joaquin Correa è stata la grande sorpresa nelle scelte di Inzaghi, dopo essere stato l'unico attaccante a lavorare al centro sportivo durante la sosta, e l'argentino non ha tradito le aspettative, ripagando la scelta del suo allenatore con il gol che ha sbloccato il match. (…) Correa ha trovato il gol in una partita di Serie A. L’ultima volta è stata 756 giorni fa (fine ottobre 2022). Un'eternità. Il che solleva necessariamente interrogativi in Italia. Giornalista per Tuttosport e il Corriere della SerraMichele Tossani, ci ha spiegato cosa generalmente pensiamo di Joaquin Correa d'Oltralpe. E secondo lui è un enigma.
“In Italia non è molto apprezzato. Ma ha la fiducia di Simone Inzaghi e questa è la cosa che gli sta più a cuore. I tifosi dell'Inter non considerano Correa un grande giocatore. Penso che sia ancora un giocatore di buon livello, ma non di altissimo livello. Qui non è considerato al livello di Lautaro Martinez o Marcus Thuram. La sua uscita questo fine settimana potrebbe permettergli di rilanciare la sua avventura a Milano o attirare l'attenzione. “Per il mercato, forse. Per l'Inter resta un'alternativa. Ma, con tante partite da giocare, forse potrà ritagliarsi un po' di tempo per giocare. Le prossime settimane saranno decisive per Joaquin Correa, che arriverà alla svolta quest'inverno, o al massimo quest'estate se a gennaio deciderà di restare all'Inter.
Pub. IL 26/11/2024 18:00
– AGGIORNAMENTO 26/11/2024 19:29
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