Il Paris Saint-Germain ha subito una nuova battuta d'arresto nella disputa finanziaria contro Kylian Mbappé davanti al comitato esecutivo della Federcalcio francese (FFF). Secondo l'AFP, quest'ultimo ha respinto la richiesta del club, confermando così l'obbligo di pagare 55 milioni di euro al suo ex giocatore per stipendi e bonus non pagati. Questa decisione segue quella della Professional Football League (LFP), concordata anche con Mbappé qualche settimana fa.
Il PSG, che finora si è rifiutato di pagare questa somma, può ancora presentare ricorso davanti a un tribunale amministrativo e cercare una conciliazione tramite il Comitato Nazionale Olimpico e Sportivo francese (CNOSF). La posizione del club resta comunque ferma: ritiene ingiusta la situazione e cita i danni causati dal giocatore.
In ballo 55 milioni di euro
Questa controversia risale a diversi mesi fa, quando Mbappé, ora giocatore del Real Madrid, pretese il pagamento di 55 milioni di euro dovuti dal PSG. Nonostante le decisioni favorevoli della LFP, il club ha rifiutato di conformarsi, sostenendo che questi verdetti non sono legalmente vincolanti. Allo stesso tempo, Mbappé ha rifiutato ogni tentativo di mediazione, accentuando le tensioni tra le due parti. Il PSG potrebbe ora adire il tribunale del lavoro per contestare questo obbligo di pagamento.
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Per riassumere
Il PSG ha appena subito una nuova feroce battuta d'arresto nella disputa da 55 milioni tra lui e Kylian Mbappé! Davanti al FFF il club della capitale si è visto respingere un nuovo ricorso e potrebbe quindi adire il tribunale del lavoro.
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