Arrivato anonimamente al Paris Saint-Germain lo scorso inverno, per 20 milioni di euro, il difensore brasiliano Lucas Beraldo continua a non convincere staff e osservatori di Luis Enrique.
Lucas Beraldo resta un enigma. Arrivato anonimamente al PSG lo scorso inverno, il difensore brasiliano non ha ancora guadagnato i titoli da titolare e soprattutto dà l'impressione di non rientrare nei piani futuri di Luis Enrique. C'è stata questa bella partita di ritorno, agli ottavi di finale di Champions League, contro la Real Sociedad (2-0, 14 febbraio).
Ma quello contro l'FC Barcelona all'andata dei quarti (2-3, durante il quale Robert Lewandowski si è divertito con lui), poi quelli contro il Dortmund in semifinale (0-1, 0-1, sconfitta nel duello contro Mats Hummels al ritorno) ha rafforzato l'impressione generale: quella di un difensore con una forte personalità con la palla, ma con una cultura difensiva troppo incompleta.
“Continuerà a crescere”
Carenze chiaramente più visibili quando Beraldo gioca, come molto spesso nelle ultime settimane, da terzino sinistro. Se le sue qualità di difensore centrale sembrano più evidenti, il suo posizionamento resta incerto e la mancanza di impatto in aria (1,82 m) pone un problema.
“È arrivato molto presto, oggi ne sta pagando il prezzo, ma resta un giocatore molto, molto forte tecnicamente”, analizza Ricardo su L'Équipe. Rimango convinto che sia una buona scelta da parte del club. È un profilo raro con questa qualità di uscita della palla. Il significato del duello, ci vorrà più tempo. Continuerà a crescere con il gioco e le partite di Champions League. »
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