Roberto Martinez era presente in conferenza stampa questo giovedì sera, alla vigilia della partita tra Portogallo e Polonia. Interrogato per più di quindici minuti, al tecnico spagnolo è stato chiesto di spiegare una delle sue scelte che recentemente ha suscitato polemiche. Infatti, nella sua prima convocazione, annunciata la settimana scorsa, Martinez aveva deciso di non convocare Samuel Costa, perché aveva già due centrocampisti difensivi, ovvero Renato Veiga e João Palhinha.
L'ex Ct del Belgio aveva addirittura indicato che questa sosta per le Nazionali avrebbe messo maggiormente l'accento su giocatori più offensivi, capaci di proiettarsi nell'area avversaria, e aveva nominato Pedro Gonçalves, Matheus Nunes e Otávio per sostenere la sua tesi. Nel frattempo Pedro Gonçalves e Matheus Nunes sono stati costretti al ritiro. Per compensare la loro assenza, Roberto Martinez non ha chiamato giocatori con un profilo simile, ma solo Samuel Costa, lo stesso giocatore che inizialmente non rientrava nei suoi piani.
Interrogato sulla rilevanza di questa decisione, Martinez si è lanciato in spiegazioni a dir poco confuse: “ Quando prepariamo una lista, selezioniamo 26 giocatori. Ma in realtà ce n’erano 30 (in un elenco più ampio). Quindi dobbiamo tenere conto di alcuni criteri e questo vale per tutti. Non vogliamo lasciare fuori i giocatori di “seconda linea” e l'idea era di utilizzare tutti i giocatori offensivi al centro. Matheus Nunes e Pedro Gonçalves sono tra queste scelte. E quando finiscono per ritirarsi, (poi ci rivolgiamo a) Samu, che è stato bravissimo durante l'ultima sosta delle Nazionali (ndr: sicuramente in allenamento visto che a ottobre ha giocato solo un minuto). Ho già detto che è un giocatore del futuro, mi piace molto l'equilibrio che riesce a portare a centrocampo ed è mancino. Avevamo la possibilità che Renato Veiga giocasse in 6, ma ora è più naturale per Samu essere in questa posizione. »
Non hai capito niente? Nemmeno noi.
Credito fotografico: YouTube/A BOLA
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