Dopo una perfetta prima pausa in nazionale con due vittorie in due partite, compresa questa lezione di calcio inflitta alla squadra francese al Parco dei Principi (1-3) lo scorso settembre, l'Italia di Luciano Spalletti è riuscita, in ottobre, a proseguire un solido pareggio in dieci contro undici contro il Belgio (2-2) e un successo tranquillo contro Israele (4-1). Adesso è la volta delle due giornate finali del Gruppo 2 di Lega A con la trasferta di Bruxelles per sfidare i Red Devils poi l'accoglienza dei Blues a San Siro. Ancora imbattuta e in testa al proprio girone, la Squadra Azzurra continua il suo percorso di ringiovanimento e ricostruzione, dopo il frustrante ottavo di finale contro la Svizzera a Euro 2024. Per qualificarsi matematicamente ai quarti di finale di Champions League Nazioni, alla Nazionale manca solo un piccolo aggiornamento sui due incontri previsti durante questa pausa internazionale. Se a Euro 2024 gli Azzurri erano già la 6a Nazionale più giovane nella competizione con una media di 26,5 anni, questa età media è ulteriormente scesa e per questo raduno è scesa a 24,3 anni. Un gruppo piuttosto completo, dinamico e motivato che comprende un solo trentenne (Giovanni Di Lorenzo, 31 anni) e solo altri sei giocatori che hanno già festeggiato più di 25 anni. Un progetto di ringiovanimento intrapreso da Spalletti fin dalla fine dell'Euro visto che già durante le tregue precedenti aveva chiamato Samuele Ricci, Caleb Okoli e Daniel Maldini.
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«Sono molto fiducioso, il calcio italiano vede giocare sempre più giovani. Il livello molto competitivo del campionato sta aiutando la Nazionale in questo momento. Questo offre opportunità per il nostro futuro, dobbiamo continuare in questa direzione“. È in questo senso che Luciano Spalletti ha deciso di convocare, in questa sosta per le Nazionali, Nicolò Savona (21 anni) e Pietro Comuzzo (19 anni). Nato a San Daniele del Friuli, in provincia di Udine, e dopo aver giocato nell'Udinese e nel Pordenone, Comuzzo è approdato nel settore giovanile della Fiorentina nel 2018 prima di approdare alla prima squadra viola. Nell'ottobre 2023, sotto la direzione di Vincenzo Italiano, esordisce in Serie A e Conference League. All'inizio della stagione 2024/25 Raffaele Palladino ha deciso di renderlo titolare, una scelta che finora ha dato i suoi frutti. Nato ad Aosta, Savona ha diviso il suo tempo tra calcio e sci fin da giovane, prima di entrare nel centro sportivo della Juventus all'età di otto anni. Ha continuato la sua formazione con la Juventus Next Gen, impressionando talmente tanto che Thiago Motta si è convinto a dargli una chance in Serie A. In questa stagione ha collezionato undici presenze (sette da titolare) e segnato due gol con i bianconeri. Le sue prestazioni gli sono valse la convocazione in Nazionale, insieme ai compagni di squadra e difensori del club Federico Gatti e Andrea Cambiaso. Un difensore che ha avuto grandi successi in Juventus e in Nazionale è Giorgio Chiellini, che ha dato i suoi consigli al Savona.
Posto in futuro in Nazionale
I commenti di Luciano Spalletti suggeriscono che il Savona potrebbe essere utilizzato come difensore centrale destro nel 3-4-2-1 italiano, o come terzino destro (che è il ruolo che solitamente occupa Cambiaso). Ma in ogni caso difficilmente partirà titolare, soprattutto con i due big match che attendono gli Azzurri: “Ho chiamato Savona perché sono curioso di lui. È un giocatore emergente e titolare fisso della Juventus. Può giocare anche da seconda scelta o in alternanza con Di Lorenzo“, ha dichiarato, riponendo molte speranze nel suo giovane giocatore. Anche l’aostano è d’accordo con il suo allenatore: “Interpretare ruoli diversi è molto importante oggi. Le mie caratteristiche sono spingere e difendere, ma l'anno scorso giocavo principalmente da terzo difensivo. Posso interpretare entrambi i ruoli e penso che sia una cosa a mio vantaggio. Per me è la prima volta qui, c'è un bel gruppo ed è una bella sensazione. Spalletti mi ha accolto molto bene e l'ho ringraziato“, ha spiegato il giovane juventino. Ma Nicolò Savona non è l'unico gioiello italiano che verrà gettato nella mischia nelle prossime due settimane, perché Luciano Spalletti è determinato a sviluppare una base giovane con un obiettivo chiaro: riportare l'Italia al Mondiale dopo i traumatici passi falsi di Russia 2018 e Qatar 2022.
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Autore di un inizio di stagione molto interessante, anche il giovane Pietro Comuzzo della Fiorentina è stato premiato con questa convocazione per le due prossime partite: “Quando un bambino inizia a giocare a calcio e vede la nazionale in televisione, quello è il suo sogno, stare con loro. Varcare queste porte è il sogno più grande che possa realizzare. Ci sono stato diverse volte, ma arrivare qui per rispondere alla convocazione della Nazionale maggiore è un'emozione molto più grande. Ho salutato Spalletti e l'ho ringraziato. Questo gruppo è fantastico, un gruppo di giovani: daremo il massimo per fare tutto bene. Mi sento più a mio agio in marcatura, nei duelli. Questo è ciò che mi entusiasma di più. Non voglio limitarmi, voglio concretizzarmi e migliorare dal punto di vista tecnico e in fase di costruzione. Imparo da giocatori come Bastoni e Calafiori: voglio diventare un difensore completo, cercando di limitare le mie più grandi debolezze“, ha dichiarato quello originario del Friulano. Già più conosciuto e affermato nelle alte sfere del calcio, il centrocampista Nicolò Rovella (22 anni) ha festeggiato anche la sua prima logica convocazione dopo il fantastico inizio di stagione della Lazio, spiegato in gran parte dal livello mostrato dal nativo di Segrate .
Pub. IL 14/11/2024 16:00
– AGGIORNAMENTO 14/11/2024 18:52
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