Presente in occasione della giornata dedicata ai festeggiamenti dei 100 anni dell'AS Monaco, l'ex difensore italiano dei Rouge et Blanc ha avuto il tempo di condividere i suoi ricordi più belli nel Principato.
Ha il Club inciso nella pelle… e nel cuore! Rimanendo legatissimo alla formazione che gli ha permesso di vivere emozioni indescrivibili, dalla Ligue 2 alla Champions League, compreso l'ottavo scudetto, Andrea Raggi è un vero amante dell'AS Monaco. È quanto ha ripetuto ancora in un'intervista rilasciata a margine della partita del Centenario, in tutta sincerità, per rievocare i suoi ricordi più belli. Incontrare ????️
Ciao Andrea. Come ci si sente a tornare qui al centro di formazione, che è cambiato molto?
È diventato magnifico! Sinceramente mi ha scioccato, è la prima volta che torno qui al Performance Center dopo i lavori, e il cambiamento è enorme. È qualcosa di incredibile! Poi per me rappresenta tanti sogni, ricordi… ho vissuto di tutto qui, quindi è davvero un piacere.
Quando vinci il campionato francese, arrivi ai quarti di finale e poi alla semifinale di Champions League… Cosa vuoi fare di più? Per questo mi sono tatuato sul braccio lo stemma del Club che conservo con cura. Sono cose indimenticabili e l’AS Monaco per me è la mia famiglia!
Andrea RaggiCosa significa per lui l'AS Monaco
Esattamente, dalla Ligue 2 alla Champions League fino all'incoronazione del 2017, qual è l'immagine che tieni a mente?
Molte cose in realtà. Ma per quanto riguarda l’anno del titolo, eravamo una squadra malata! Anche in Ligue 2 ho tanti ricordi, quindi è difficile scegliere. Ma onestamente, quando vinci il campionato francese, arrivi ai quarti di finale e poi alla semifinale di Champions League… Cosa vuoi fare di più? Per questo mi sono tatuato sul braccio lo stemma del Club che conservo con cura. Sono cose indimenticabili e l’AS Monaco per me è la mia famiglia!
Soprattutto perché siete stati in molti all’inizio di questa avventura…
Naturalmente c'erano Danijel Subašić, Valère Germain, Nabil Dirar. Eravamo una vera famiglia! Anche con il negoziante, il fisioterapista, eravamo tutti uniti in questa avventura, una grande famiglia.
Prima di tornare nell'élite del calcio francese!
Sì, poi grazie agli investimenti del Presidente siamo riusciti a costruire una grande squadra. C'erano anche delle scommesse, ad esempio con l'arrivo di Bernardo Silva, che allora nessuno conosceva, di Fabinho, o anche di Yannick Carrasco e Anthony Martial che erano molto giovani. È proprio questo mix di gioventù ed esperienza che ha fatto sì che abbiamo avuto subito dei risultati.
Il mio assist a Dortmund? Ovviamente me lo ricordo, era una croce miracolosa con il piede sinistro marcio che avevo (ride)! Ma alla fine è andata bene.
Andrea RaggiSul suo assist al Dortmund
Era anche uno stato d'animo speciale, come il tuo ruolo di coltellino svizzero.
E’ vero che giocavo ovunque, tranne il portiere (ride)! Da sinistra a destra, in asse… il mio ruolo era aiutare dove la squadra e l'allenatore avevano bisogno di me. Il mio assist a Dortmund? Ovviamente me lo ricordo, era una croce miracolosa con il piede sinistro marcio che avevo (ride)! Ma alla fine è andata bene.
Come hai vissuto queste partite in cui dovevi dare una mano?
Con calma! Perché sinceramente sapevamo di avere una grande squadra e abbiamo giocato con molta serenità, senza creare problemi, senza preoccupazioni.
Cosa ha spinto la squadra costruita dal 2014-2015 a puntare all'ottavo titolo della storia del Club?
Penso davvero che ciò che ci ha reso forti sia stato il fatto che avevamo un mix perfetto tra giocatori esperti e giovani talenti grezzi come Kylian Mbappé, Bernardo Silva, Fabinho, Benjamin Mendy, Djibril Sidibé e persino Layvin Kurzawa prima di loro. Era un mix perfetto (sorride)!
Quale ti ha colpito di più?
Tecnicamente (pensa)? Quello che più mi ha stupito, nonostante fosse già molto anziano, è stato Berba (Dimitar Berbatov)! Ma sul podio ho messo Bernardo Silva, che è stato incredibile, davvero un grandissimo giocatore. Poi è facile dire Mbappé a posteriori, anche se non era al livello di oggi, e poi anche Anthony Martial. Anche Jérémy Toulalan, ti assicuro che qui abbiamo avuto delle squadre malate (sorride)!
Questi giocatori subivano colpi in allenamento?
Molto ! Ho dato comunque un bel po' (ride). Entrambi con Jérémy!
Abbiamo sfondato questa partita, soprattutto perché era una grande squadra davanti, con Agüero, De Bruyne, David Silva, con Pep Guardiola in panchina, era una squadra pazzesca! Abbiamo avuto una partita fantastica e di tanto in tanto vado anche online per riguardarla!
Andrea RaggiInformazioni sul Manchester City 2017
Tornando al 2017, a che punto ti dici che inseguirai il sogno?
Nelle nostre teste? Subito, onestamente! Il ricordo più bello è la vittoria nel ritorno degli ottavi di finale di Champions League allo Stade Louis-II contro il Manchester City. Lì abbiamo perso 5-3 e qui siamo riusciti a cambiare la situazione. Era enorme! Poi è stato il giorno in cui abbiamo vinto ufficialmente il titolo contro il Saint-Etienne.
Raccontaci di questo momento in cui Tiémoué Bakayoko ha segnato di testa contro i Citizens?
È eccezionale, ma è stato meritato! Abbiamo giocato la partita che ci serviva per qualificarci alle semifinali. Abbiamo sfondato questa partita, soprattutto perché era una grande squadra davanti, con Agüero, De Bruyne, David Silva, con Pep Guardiola in panchina, era una squadra pazzesca! Abbiamo avuto una partita fantastica e di tanto in tanto vado anche online per riguardarla!
Per me è molto speciale, perché ho passato anche due anni a Bologna prima di venire qui. E' una grande squadra, ben organizzata, con giocatori intelligenti, perché resta una squadra italiana. Hanno i trucchi (sorride)!
Andrea RaggiSulla partita contro il Bologna
Sei legato a vita con questa squadra!
Mi vengono i brividi solo a parlarne! Lo dico sinceramente, ho lasciato il mio cuore qui!
Parliamo un po' della sfida di Champions League tra le vostre due ex squadre, Bologna e Monaco?
Per me è molto speciale, perché ho passato anche due anni a Bologna prima di venire qui. E' una grande squadra, ben organizzata, con giocatori intelligenti, perché resta una squadra italiana. Hanno i trucchi (sorride)! Ma vedo anche l’AS Monaco molto forte, quindi sarà una partita molto interessante.
In questa stagione festeggiamo il Centenario del Club. Come ci si sente ad aver partecipato alla sua ricca storia?
Come ho detto prima, mi fa molto piacere essere di nuovo qui, perché mi riporta alla mente tanti ricordi. Sono davvero felice che l'AS Monaco mi abbia invitato a celebrare il centenario e sono felice di vivere questo momento.
Un'ultima parola per i tifosi che ti hanno portato nel cuore?
Anche loro mi restano nel cuore, e soprattutto… DAGHE MUNEGU!!! ????????
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