Questo fine settimana è stato ovviamente un momento speciale per l'ex allenatore dei Girondins de Bordeaux, Alberto Riera. Infatti, tornato a Celje quest'estate e dopo la caduta dell'FCGB, questo fine settimana ha affrontato l'altro suo ex club in Slovenia, l'Olympia. In casa l'ex giocatore del Bordeaux ha perso con il punteggio di 0-1. Ma per lui non è stata Olimpia a vincere contro di lui, è stato semplicemente Dio.
“Ha vinto Dio, non l’Olimpija. Fortuna. Slovenia, apri gli occhi. Vuoi una vittoria del genere? Sono venuti qui con l'intenzione di giocare 0-0 e in realtà hanno vinto. Possono ringraziare Dio. Se fossi con loro, pregherei in chiesa. Certo, il risultato è importante, ma la mia squadra non vincerà mai così. Questa è la differenza tra Olimpija e Celje. Questa è la differenza tra gli allenatori. Siamo qui per contribuire ad aumentare il livello del calcio sloveno. Ma non daremo il nostro contributo giocando come ha fatto l’Olimpija”.
C’è da dire che contro ogni aspettativa, Vittorio Sanchezl'allenatore dell'Olimpija, ha colto di sorpresa lo spagnolo, schierando cinque difensori e due centrocampisti difensivi. E ha funzionato…
“Mi aspettavo un’Olimpija completamente diversa. È stato un duello tra gli ultimi due vincitori del campionato sloveno. Abbiamo provato a vincere a Stožice, era 2:2, una partita piena di occasioni. Questa è una lotta per il campionato. Mi aspettavo una partita aperta, ma non questa. Quello che è successo? Siamo rimasti scioccati da quanto fosse facile giocare contro di loro. Non ci aspettavamo una partita così facile, quindi ci è mancata la voglia. All'intervallo il punteggio avrebbe dovuto essere 3-0. Svetlin era completamente isolato a sinistra. Tatticamente non potevamo prepararci meglio, ma non mi aspettavo una partita così brutta da parte dell'avversario. Ecco perché sono scioccato dal risultato. In dieci casi avremmo vinto dieci volte una partita come questa. Ok, hanno vinto, hanno giocato in modo pragmatico. Ma per me il Maribor ha più potenziale dell'Olimpija, e dopo questa partita ne sono ancora più convinto. I titoli si vincono a maggio, non a novembre”.
Commenti che ovviamente ricordano quelli che l'ex nazionale spagnolo potrebbe aver avuto in Gironda.
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