Thomas Siniecki, Media365: pubblicato venerdì 1 novembre 2024 alle 18:20.
In attesa dell'apoteosi casalinga del Real Madrid nell'ultima giornata, il Brest giocherà già a novembre una partita pazzesca.
Edmilson Fernandes, centrocampista dello Stade Brestois in prestito dal Magonza, avverte il Barcellona: “Non devono sottovalutarci!” In un'intervista con Flashscore.com, il 28enne nazionale svizzero, cugino di Gelson Fernandes che aprì le marcature contro la Spagna ai Mondiali del 2010 (vittoria iniziale per 1-0 della Svizzera contro i futuri campioni del mondo), mostra che il I bretoni stanno sviluppando ambizioni che derivano dai loro risultati eccezionali in Champions League.
“La Ligue 1 è più tecnica che altrove”
“Veniamo per dare una buona immagine di noi stessi e ottenere un risultato. Anche se la partita non si giocherà al Camp Nou, il Montjuich è uno stadio molto bello, quindi faremo del nostro meglio e ci godremo il momento. Faremo di tutto per ottenere una grande prestazione.” Tutto sorrisi, Edmilson Fernandes guarda già con trepidazione alla partita di martedì 26 novembre con gli uomini di Eric Roy in Catalogna, quinta giornata di C1 al rientro dalla prossima sosta per le Nazionali. Il Brestois entrerebbe forse, già qualificato, tra le prime 24, cosa che garantirebbe loro una presenza minima ai play-off di febbraio. Per questo dovremmo comunque vincere mercoledì in casa dello Sparta Praga per concludere la prima parte di questa fase a gironi. “Siamo consapevoli di quello che abbiamo ottenuto, ma sappiamo anche che lo Sparta è una buona squadra. In ogni caso andremo a Praga per fare risultato”.
Finora, nell'unica partita fuori dal Roudourou de Guingamp, le inaspettate terze classificate della Ligue 1 della scorsa stagione hanno vinto 4-0 a Salisburgo (seconda giornata di C1). “Ci sono buone squadre in entrambe le competizioni ed è per questo che in allenamento cerchiamo di mantenere la stessa intensità e di applicarla in ogni partita. In questo momento stiamo facendo bene”. Piuttosto sì. E Edmilson Fernandes, trasportato da quest'onda piuttosto eccezionale, elogia il calcio francese, che considera “più tecnico” che in Inghilterra, Italia o Germania – prima del Mainz, ha giocato anche nel West Ham o nella Fiorentina. Guidati da Eric Roy che “spiega bene, resta calmo e tranquillo, fa bene il suo lavoro”: “Ci aiuta e ci guida con tante spiegazioni, ad esempio sul nostro posizionamento, anche nell'allenamento con la sua voce”. La voce del successo.
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