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Cédric Hengbart: “Preferisco che i Girondini siano nel nostro girone piuttosto che sotto”

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L'allenatore di Blois, Cédric Hengbartè stato invitato dal nostro sito a esprimere le sue sensazioni riguardo alla discesa agli inferi dei Girondini di Bordeaux, lui che ha seguito in questi anni le cronache dello Scapular Club.

“I miei sentimenti? È complicato. Sono già felice di poter avere il Bordeaux nel nostro girone. È un orgoglio professionale, tra virgolette, di un giocatore, di un allenatore. Resta comunque un grande club. Ora sono confuso su tutte le soap opera che stanno accadendo. Non sta a me giudicare oggi, ma è vero che ho molte domande su come è stata gestita. Oggi questo pone non pochi problemi a tutti. Anche con i tifosi l'organizzazione della partita è complicata. Ci sono molte cose che vanno oltre le mie capacità oggi. Penso che i Girondini di Bordeaux non abbiano avuto alcun privilegio, ma c'erano delle cose… beh, non lo so, non sta a me giudicare. Ma trovo che non sia molto coerente. Ora, ancora una volta, preferirei averli nel nostro gruppo piuttosto che qui sotto. Non è questo il problema ma ci sono club che sono stati sanzionati molto più duramente anche se magari c’erano meno debiti”.

Ma quali sono esattamente le cose a cui pensa?

«Passare da un milione di euro di budget a otto milioni di euro quando ci sono non so quanti debiti… Ancora una volta mi faccio delle domande, non ho le risposte. Oggi, con il budget che ho, non riesco a reclutare un solo giocatore dopo il periodo luglio-agosto, mentre il Bordeaux, ho l'impressione, recluta ogni settimana. Quindi mi pongo molte domande. Vale a dire che non siamo affatto nella stessa lega. Mi sono ingaggiato a luglio, ho 19 giocatori nel mio gruppo, tra cui tre o quattro giovani del club che provengono dalla R1. Io non posso reclutare mentre loro, appena le cose non vanno bene, possono reclutare. Quindi non siamo affatto nella stessa lega. Non posso più cambiare la mia rosa fino alla fine della stagione. Se ho sbagliato, peccato. Oggi ho l'impressione che il Bordeaux possa sbagliare tre volte, non importa perché recluterà ancora e ancora. Ripeto, non sta a me giudicare. Mi sto solo interrogando sull'etica sportiva. Come è successo l'anno scorso nel nostro gruppo, dove hanno sbagliato l'ingaggio a luglio-agosto, poi a ottobre hanno cambiato l'intera squadra. È decisamente più facile. Così facendo puoi sbagliare tre volte, certo che con i soldi si risolvono tante cose. Ora, ancora una volta, distinguo tra le persone che sono per il club e le persone che hanno lavorato per il club per così tanti anni per l’identità del club, dalle persone che ci sono entrate e che lo hanno fatto crescere per diversi anni. Differenzia tutto e sono felice che il club del Bordeaux sia nel nostro girone. Da giovane ero tifoso del Bordeaux. Ma per l’etica e l’uguaglianza, devo aver lottato. Insisto, ancora una volta, che ci sono persone competenti e che hanno giudicato che fosse possibile, tanto meglio”.

IntervistaG4E. Cédric Hengbart: “Ero un tifoso del Bordeaux quando ero giovane. Ma per l’etica e l’uguaglianza devo aver lottato”

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