Il calcio francese sta attraversando un momento davvero difficile, e in particolare la Ligue 1. Tra diritti televisivi in caduta libera e finanze in rosso per molti club, non è in gran forma. Vediamo qual è il problema.
Diritti tv: il grande schiaffo
Niente più sogni di soldi facili con le emittenti. Con i nuovi diritti televisivi la Ligue 1 sperava di ricevere tra gli 800 e i 900 milioni di euro, ma si è ritrovata con appena 500 milioni in tasca. Inutile dire che è uno schiaffo monumentale in faccia. DAZN e BeIN Sports hanno firmato per le prossime stagioni, ma si tratta di cifre ben lontane da far brillare gli occhi dei leader.
Con questo calo degli introiti, la Ligue 1 è in un vero caos. I club, che dipendono dai diritti tv per respirare, dovranno stringere la cinghia. E non parliamo nemmeno delle squadre ultime in classifica, per le quali è un vero e proprio disastro. Quando mancano i soldi, i piani per rafforzare o attirare nuovi giocatori falliscono. In breve, è uno spreco.
Parigi salva (ancora) i mobili
Ah Paris Saint-Germain… ne parliamo oppure no? Il PSG è l'ancora di salvezza della Ligue 1. Se il club della capitale brilla in Champions League e continua ad attirare il pubblico, è l'unico che guadagna qualche soldo grazie alla sua notorietà. Senza il Parigi, la Ligue 1 sarebbe sommersa già da tempo.
Ma attenzione, visto che Messi e Neymar hanno fatto le valigie, e con la scomparsa di Mbappé, il fascino della Ligue 1 inizia a subire un grosso colpo. C'è da dire che vedere i grandi nomi ha fatto aumentare il pubblico. Senza di loro è un po' come guardare la partita di quartiere in tv. I fan di piede di Parigi Lo sappiamo bene, scommettere sul PSG in Champions aumenta sempre le quote, ma qui anche questo comincia a sembrare vano.
Club al limite
Parliamo dei club. La metà di loro era già in rosso nel 2023. Immaginate quindi il panico con questa riduzione dei diritti televisivi. Per alcuni club i diritti televisivi rappresentano un terzo del budget, o anche di più per quelli più piccoli. Quindi puoi immaginare che le cose non miglioreranno. Nel frattempo, gli stipendi dei giocatori continuano ad aumentare come se tutto andasse bene. Logica? Non proprio.
Anche la capolista della Ligue 1 è nel panico. Vincent Labrune, presidente della LFP, ha cercato di calmare gli animi promettendo di risparmiare denaro. Ma siamo onesti, questo sa più di un'ammissione di fallimento che di ogni altra cosa. I club continuano a vivere al di sopra delle proprie possibilità, pensando che prima o poi tutto si sistemerà da solo. Solo che non sarà indolore.
Un modello che non regge più
Allora cosa facciamo? Bene, proviamo ad armeggiare con quello che abbiamo. La LFP ha cercato di attuare progetti per salvare i mobili. Hanno lanciato LFP Media, qualcosa che dovrebbe portare più soldi nelle casse. Ma non mentiremo, non basta. Qualcuno parla addirittura di lanciare un canale dedicato alla Ligue 1, come Netflix calcio, ma a 25 euro al mese. Serio ? Quando vediamo che Amazon Prime offriva già la Ligue 1 a molto meno e che aveva difficoltà a reclutare abbonati, ci diciamo che questo piano sa di fallimento.
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