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Didier Deschamps, è stato caldo con i suoi giocatori: “È successo…”

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Ex dirigente della Francia, Raphaël Varane ha parlato della gestione di Didier Deschamps, riconoscendo alcune tensioni.

Raphaël Varane ha detto basta. A soli 31 anni, l’ex madrileno ha deciso di chiudere la carriera. E se l’infortunio al ginocchio riportato quest’estate durante la prima uscita con il Como ha fatto precipitare il suo ritiro, la sua decisione non è stata presa per capriccio. Non più della sua scelta di fermare la Francia al termine dei Mondiali del 2022 quando aveva solo 29 anni.

I Blues, però, hanno rappresentato il Santo Graal per il difensore centrale. “Vincere per il tuo Paese è incomparabile” ha confidato in questo senso nelle colonne di
La squadraovviamente adorando l’incoronazione del 2018 ma non solo. “Il mio ricordo più grande, oltre alla vittoria del 2018, resta lo spareggio contro l’Ucraina (0-2 all’andata, 3-0 al ritorno) nel novembre 2013, qualificazione al Mondiale 2014 per parlarne…”sussurrò. Un incontro che lo ha messo a grave rischio.

Incontri molto tesi

“Dopo la prima tappa ero pronto a lasciare il rally perché il mio ginocchio non mi lasciava in pace, subito dopo l’infortunio al menisco. Si era gonfiato, faceva caldo e dopo il jump-off, infatti, non ho giocato per due mesi. Quel giorno, ho chiaramente messo in gioco la mia carriera, ha detto. La Francia ha bisogno di me (sorride), l’allenatore ha bisogno di me, io devo giocare e corro il rischio. »

Tuttavia, due anni dopo, Didier Deschamps non lo ha selezionato per Euro 2016, ritenendo che non sarebbe riuscito a riprendersi in tempo da un infortunio alla coscia. Ma Raphaël Varane non ce l’ha con lui. “Mi ha fatto soffrire la mancanza di questo Euro, confidò. Non incolpo nessuno. In quel momento ero arrabbiato, perché avrei avuto il tempo di recuperare dall’infortunio come ai Mondiali del 2022, erano quasi le stesse condizioni. Ma non posso biasimarlo, avrei fatto lo stesso nella sua situazione. »

Raphaël Varane evoca comunque momenti di tensione con Didier Deschamps, ma soprattutto in vista del Mondiale 2018, un’avventura che lo ha segnato indelebilmente. “C’era osmosi, con valori, persone provenienti da mondi, religioni e culture diverse, ma insieme è successo qualcosa. Ma non è stato facile. Poco prima del Mondiale ci sono stati alcuni incontri con l’allenatore e faceva caldo”ha spiegato, aggiungendo: “Abbiamo litigato con l’allenatore. Ma ci ha capito benissimo, perché faceva la stessa cosa anche da giocatore…”.

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