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Riprende l’incredibile serie di selezioni, l’allenatore minaccia di sbattere la porta

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Alimentata da numerose polemiche e scontri violenti negli ultimi mesi, la battaglia tra Samuel Eto’o, tecnico della Federcalcio camerunese, e Marc Brys, allenatore dei Leoni Indomabili, ha vissuto venerdì un nuovo episodio. Il tecnico belga si è detto pronto a dimettersi.

Sette punti presi in tre partite e primo posto nel proprio girone. Sulla carta va tutto bene per il Camerun, sconfitto venerdì facilmente dal Kenya (4-1) e lanciato idealmente sulla strada della qualificazione alla Coppa d’Africa 2025. Ma la realtà è sempre più contrastata con i Leoni Indomabili. Da molti mesi la selezione è appesantita da una guerra interna tra Samuel Eto’o, patron della Federazione camerunese, e il Ministero dello Sport, che ha nominato il belga Marc Brys alla guida della squadra all’inizio del 2024 senza il suo accordo.

Da allora gli episodi incredibili si sono moltiplicati, con contrasti da una parte e dall’altra e scambi a dir poco accesi. Lo scorso maggio, in un video diventato virale sui social, Eto’o ha addirittura insultato violentemente Brys e ha deciso di licenziarlo, prima di scusarsi e mantenerlo al suo posto. Il conflitto è ripreso con rinnovato vigore a settembre, ma nei giorni scorsi entrambi gli schieramenti avrebbero dovuto seppellire l’ascia di guerra. Un riavvicinamento illustrato dalla formazione di uno staff tecnico unico volto a “preservare il miglior interesse della Nazione”.

“Se dovesse succedere di nuovo, mi fermerò immediatamente.”

Problema, Brys è stato visibilmente privato del suo fedele assistente Joachim Mununga durante la partita contro il Kenya. Quest’ultimo non sarebbe stato inserito nel referto della partita dalla Federazione camerunese rappresentata da Eto’o. Tanto da spingere Brys a minacciare le dimissioni dopo l’incontro, in conferenza stampa. “Sono molto, molto arrabbiato. Abbiamo iniziato a lavorare insieme a Fecafoot due settimane fa e tutto andava molto bene. Sinceramente avevo paura perché con Fecafoot non c’era per niente un buon rapporto, anzi”, ha esordito.

“Tutti hanno messo acqua nel vino. Ma poi sono rimasto sorpreso nel vedere che nella lista del commissario di gara non c’era il mio assistente. Ancora una volta lo hanno fatto alle mie spalle, hanno fatto la lista senza i miei assistenti”. denunciò, esasperato. E ha continuato con lo stesso tono: “Vi prometto che se dovesse succedere di nuovo mi fermerò subito! È una mancanza di rispetto, soprattutto verso i miei assistenti. È una vergogna per il mio vice. Colui che deve prendere le decisioni su chi”. è in panchina, sono io. Devi rispettarlo e non fare cose alle mie spalle”.

Resta da vedere se sarà in panchina o meno per la prossima partita in programma lunedì, sempre contro il Kenya, per il resto delle qualificazioni alla CAN.

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