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Togo: Mahrez dovrebbe essere riposizionato?

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Riyad Mahrez è al centro delle discussioni ormai da molti mesi. Sulla china del ribasso, il capitano dei Verdi, però, forse non ha detto l’ultima parola.

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Questo è il destino di tutte le superstar: quando si tratta di Mahrez (33), tutto è esaminato attentamente, tutto è analizzato e sovraanalizzato e tutto è oggetto delle emozioni più estreme, almeno nella top 3 dei più grandi giocatori nella storia della Nazionale, il campione africano 2019 deve quindi soddisfare le aspettative inerenti al suo status.

Poiché governiamo nella realtà e dobbiamo partire dalla giusta diagnosi per applicare il giusto rimedio, c’è un postulato di base necessario per questo articolo: sì, Riyad Mahrez non è più quello di 4 anni fae sì, al momento non è in condizioni fisiche sufficienti per permettergli di diventare un titolare indiscutibile nel suo solito ruolo di ala destra, come dimostra la partita chiaramente fallita contro il Togo di ieri. Tuttavia, sembra cheforse c’è qualcosa a che fare con luie questo per molteplici ragioni.

Un diverso posizionamento potrebbe esaltarne la quintessenza

Anche se non colpisce né dribbla più, Riyad Mahrez non ha perso ciò che lo ha reso famoso: una gamba sinistra dalla precisione incredibile. Sempre eccellente sui calci piazzati, sempre capace del cross giusto, del passaggio giusto o dello spostamento giusto, il numero 7 dell’Al Ahli mantiene una vista ben al di sopra della media e, quindi, può sempre rendere orgogliosi servizi all’EN. Lo dimostra il passaggio che consegna al Baghdad Bounedjah, che si procura così un rigore.

Molte ali, inoltre, hanno subito un riposizionamento man mano che la loro età avanzava o il loro stile si prestava ad altri ruoli. Alcuni sono diventati centravanti (Cristiano Ronaldo), altri numero 10 (Dimitri Payet), altri ancora staffette centrocampisti ecc… Nel contesto di Riyad Mahrez, è chiaramente quello di un numero 10 mobile, capace di andare sulla fascia e dezonazione se necessario, che gli restituirebbe la sua superbia, soprattutto in quel lui gli toglierebbe molti sforzi e compiti difensivi.

Il problema principale di questa opzione, al di là della possibile necessità di tempo di adattamento per il capitano, è questopriverebbe quindi Houssem Aouar di un posto assegnato. L’ex giocatore del Lione è comunque in ottima forma nel girone, dove ha messo a segno una serie di gol e buone prestazioni, ed è difficile giustificare la sua panchina.

Installare Riyad Mahrez altrove significa promuovere altri al suo posto

Se un simile posizionamento del capitano non fosse privo di conseguenze sul piano tattico della Nazionale (4-2-3-1? 3-5-2? Ci sono tante opzioni, ci sono anche tante ipotesi), renderebbe possibile insediare altre persone che, per il momento, soffrono a causa dello status indiscutibile di Riyad Mahrez, che si è rivelato troppo per essere messo in panchinache era stato criticato contro Djamel Belmadi durante la precedente Coppa d’Africa. Questa osservazione vale anche per Al Ahli, che cominciò a usare (con parsimonia) il numero 7 sull’asse.

In caso di mantenimento del ruolo di ala destra, pensiamo ovviamente a Badreddine Bouanani, 19 anni e chiaramente il futuro della selezione per questo ruolo. È sempre stato interessante con l’Algeria e sta chiaramente iniziando ad ambientarsi al Nizza nonostante una certa mancanza di statistiche al momento. Se non lui, forse sarà Anis Hadj-Moussa (22 anni), che sta attraversando mesi difficili in Eredivisie ma è molto apprezzato da Vladimir Petkovic. Fatti salvi questi due nomi, e a parte i casi di Rafik Guitane e Bachir Belloumi non convocati, possiamo anche immaginare che Yassine Benzia sia titolare nella gara di ritorno contro il Togo e scambi regolarmente posizione con Riyad Mahrez, entrambi capaci di giocare come numero 10 o ala destra.

Va anche sottolineato che se Mahrez resta un’ala destra nel 4-2-3-1, sarà il giocatore al suo fianco a fare la differenza. Contro il Togo, Zorgan non è riuscito a sollevare il giocatore dell’Al Ahli dal necessario ripiego nella sua posizione, mentre Boudaoui ha compensato molto meglio le battute deboli di Mahrez.
Se resterà esterno destro bisognerà quindi sviluppare anche il centrocampista.

Diversificare le possibilità significa arricchire la tavolozza tattica dei Verdi

Terzo scenario: Mahrez si riposiziona in asse, in un ruolo molto libero, ma non mette in discussione il passaggio a 3 della difesa della Nazionale che, ordinariamente, può costringere a privarsi di ali o pistoni. In questo scenario l’Algeria potrebbe giocare con un 3-4-2-1 capace di trasformarsi in 3-2-5 in fase offensiva, come installato da Igor Tudor al Marsiglia.

Se tale opzione fosse scelta da Vladimir Petkovic, consentirebbe di avere profili molto diversi dietro l’attaccante di testa, che potrebbe essere più fisso (Bounedjah) o mobile (Gouiri) a seconda della necessità di muovere un blocco basso. Al fianco di Mahrez troveremmo ad esempio Mohamed Amine Amoura, libero di prendere la sua ala sinistra e Mahrez quella destra se necessario; potremmo considerare Yassine Benzia, capace anche di variare i toni; potremmo anche immaginare un trio ultra offensivo Gouiri – Mahrez – Bounedjah ma che sarebbe difficile allineare sul lungo periodo contro squadre di qualità superiore. Infine, ovviamente non è il caso di escludere Aouar per gli stessi motivi sopra menzionati: è sempre bravo nella selezione. Breve, le opzioni non mancano ma l’idea di un riposizionamento di Riyad Mahrez ha molti seguaci.

L’ultima ipotesi non mancherà di provocare una reazione interna: svegliare Riyad Mahrez forse significa scuoterlo, punzecchiarlo, metterlo alla prova, e quindi mandarlo in disparte. Se uscisse dalla pensione per perdere il posto, il campione africano del 2019 sarà forse tentato, con i Mondiali del 2026 in mente, di lavorare di più e
ricordiamoci che forse non è del tutto finita per il calcio di altissimo livello.

DZfoot

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