Ma: Blas (11e) per Rennes // Kehrer (6e) e Balogun (22e) per Monaco.
Cosa potrebbe esserci nella mente dei fedelissimi dello Stade Rennes sabato sera, all’indomani dell’ennesimo cambio ai vertici del club – la nomina di un quinto presidente in dieci anni – mentre erano invitati, allo stesso tempo, a venire e festa per il ritorno a casa dell’ex pilota dalle guance rosee, Benjamin Bourigeaud? È difficile saperlo nel mezzo di questo strano grande divario tra passato e futuro. Nel cranio di Julien Stéphan, arrivato a sera con l’aspetto di un comunicatore, meno misterioso: c’era solo questo passaggio contro l’AS Monaco, mietitrebbiatrice di inizio stagione, che l’allenatore del Rennes ha attaccato con buona parte del suo mucchio di reclute (Mikayil Faye, Leo Østigard, Hans Hateboer, Glen Kamara, Albert Grønbæk) e che ha completato, nonostante i colpi di pedale, con una quarta boccia in sette partite (1-2).
Parata e Jean-Claude Dusse
Stéphan sperava che il suo gregge resistesse all’intensità monegasca e, per fortuna, lo ha fatto, soprattutto in un primo atto in cui hanno girato la maggior parte dei duelli, a terra e in aria, nella loro direzione grazie ad un buon Kamara. -Coppia Matusiwa. Problema, nonostante i fumogeni sparati in omaggio a Bourige, hanno anche e soprattutto faticato ad accendere un fuoco con i pezzi di legna raccolti, solo Ludovic Blas, con un delizioso petardo dalla sinistra che ha permesso ai bretoni di pareggiare (11e), e Adrien Truffert ha colto l’inquadratura di Philipp Köhn, mentre Grønbæk ha faticato a trovare la luce tra le falci avversarie prima di uscire infortunato. Di fronte, il Monaco, tornato per la prima volta in stagione con una difesa a tre, non ha brillato, ma ha fatto il suo dovere, eliminando i Colts al momento giusto, prima su un tiro piazzato di Kehrer in mezzo a tre. avversari su calcio d’angolo proprio all’inizio della partita (6e), poi su una sequenza furibonda di Folarin Balogun, che sorprende Østigard su un passo dopo una subdola rottura di linea di Eliesse Ben Seghir in piena parata (22e).
Sotto la pioggia, il secondo tempo vede inizialmente il giocatore marocchino far saltare la traversa di Steve Mandanda e Arnaud Kalimuendo rispondere con un colpo secco sul palo sinistro di Köhn. Il resto è stato ampiamente a vantaggio dei padroni di casa, coerenti e dinamici, al punto da spingere i monegaschi in un muro basso, ancor più con l’impatto del gioco di cartucce di Julien Stéphan (entrate combinate di Carlos Andrés Gómez e Lorenz Assignon, Kamara l’uscita, il ritiro di Blas, poi l’arrivo sul palco del bolide Mahamadou Nagida e l’idea di Jota di rischiare sotto forma di un omaggio al compianto Jean-Claude Dusse), ma niente ha funzionato. In un’atmosfera strana e al termine di una partita in cui ha mostrato un volto più rassicurante prima di fischiare, lo Stade Rennes ha visto i suoi tifosi andarsene così come sono arrivati: con la testa piena di punti interrogativi. L’AS Monaco è leader della Ligue 1.
> Rennes (3-5-2): Mandanda – Seidu, Østigård, Faye (Assignon, 71e) – Hateboer, G. Camara (J. Gómez, 71e), Matusiwa, Grønbæk (Gouiri, 45e+2), Truffert (Nagida, 80e) – Blas, Kalimuendo (Jota, 80e). Allenatore : Julien Stephan. > Monaco (3-4-3): Köhn – Singo, Kehrer, Mawissa (Salisu, 81e) – Vanderson, L. Camara (Magassa, 81e), Zakaria, Ouattara (Diatta, 70e) – Minamino, Balogun (Ilenikhena, 64e), E. Ben Seghir (Golovin, 70e). Allenatore : Adi Hütter.
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