Kylian Mbappé ha segnato il suo quinto gol in 7 partite per il Real Madrid in Champions League martedì. Un risultato positivo, che non riflette davvero un’impressione mista dal suo arrivo.
Quest’estate, il Real Madrid ha fatto un gran colpo acquisendo Kylian Mbappé, il cui contratto con il Paris Saint-Germain stava per scadere. Due anni dopo il suo fallito ingaggio nella capitale spagnola, il capitano della nazionale francese ha finalmente raggiunto quello che considera essere “un sogno” unendosi al club della capitale spagnola. Il suo debutto è stato statisticamente piuttosto positivo con cinque gol segnati in sette partite e un gol nella sua prima partita di Champions League con il Real Madrid, questo martedì contro lo Stoccarda (3-1). Si potrebbe quindi pensare che tutto stia andando bene, ma non è proprio così.
Dall’arrivo di Kylian Mbappé (e dalla partenza di Kroos), il Real Madrid è stato molto meno sfarzoso. Il gioco della squadra di Carlo Ancelotti è illeggibile e i risultati sono inverosimili. E se, alla fine, il Real non avesse commesso un grosso errore offrendo Mbappé, che costringe quasi il suo allenatore a schierare quattro attaccanti in ogni partita? Questa è la domanda che si pone Etienne Moatti, consulente del canale L’Equipe. “Basta guardare la partita, ci sono state cinque o sei occasioni molto chiare per lo Stoccarda. Il gioco del Real Madrid è sconnesso, questa squadra sta diventando sbilanciata con l’arrivo di Kylian Mbappé e non è proprio colpa sua, non è perché non è bravo.” ha spiegato Etienne Moatti, senza lanciare pietre a Kylian Mbappé ma facendo una constatazione oggettiva, prima di proseguire.
Il Real Madrid è più equilibrato senza Kylian Mbappé
“L’anno scorso era una squadra compatta che poteva giocare molto velocemente in contropiede, ora non è più così. Era una squadra che difendeva molto bene insieme, ora non è più così. La squadra opposta era giocosa e il Real Madrid sta andando molto bene. Ti fa chiedere se non dovremmo tornare alla squadra della scorsa stagione”. ha lanciato il giornalista su L’Equipe du Soir. Certo, è necessario che Kylian Mbappé, come ogni giocatore, abbia il tempo di adattarsi prima di essere giudicato definitivamente. Ma al di là delle prestazioni individuali del francese, è la deludente espressione collettiva del gioco del Madrid a essere messa in discussione da quando l’attaccante francese 25enne è entrato a far parte della squadra. Speriamo per il Real Madrid che la cosa si risolva in fretta, perché non sarà facile, se non impossibile, per Carlo Ancelotti sacrificare Bellingham, Rodrygo, Vinicius o Mbappé.
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