“L’intera squadra non è in vendita”, ha insistito su RMC il presidente dell’OL John Textor, ospite d’eccezione dello show Rothen si accendequesto lunedì.
Dall’apertura del mercato invernale, l’Olympique Lyonnais ha registrato diverse partenze. Da Gift Orban a Anthony Lopes, hanno permesso di alleggerire le finanze dell’OL, represse dalla DNCG, che in autunno ha pronunciato un divieto di reclutamento e un controllo sulle buste paga del club (sanzioni confermate in appello venerdì scorso), il tutto accompagnato da una retrocessione in Ligue 2 in via precauzionale.
Se l’OL vuole evitare il declino dovrà quindi presentare garanzie sulla propria situazione finanziaria. La vendita dei giocatori contribuisce a questo sforzo apportando nuovo denaro. Ma se si prevedono altri movimenti entro la fine di gennaio, John Textor smentisce l’idea che a Lione si stia preparando una grande svendita a prezzi stracciati.
“Abbiamo detto loro di uscire”
“Tutta la mia squadra non è in vendita. È una stronzata!”, ha inveito nello show Rothen si accendesu RMC. “Hai visto i titoli ‘Il Lione è nei guai’ e hai fatto la scorciatoia ‘sono tutti in vendita’. Ma chi ha detto che tutti erano in vendita? Sei stato tu a dirlo. Parlo della stampa in generale. Il nostro piano è sempre stato lo stesso. Vendi i giocatori che avevamo pianificato di vendere prima degli annunci DNCG. “A me interessa vendere i giocatori che voglio vendere, se riesco a sostituirli con altri più forti. E questo non è cambiato nonostante le stronzate legate al DNCG. Leggo ovunque che tutti sono venduti. Ci sono club in Turchia che mi contattano con offerte offensive per i miei migliori giocatori perché pensano che siamo disperati. È stato detto loro di uscire.
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