Dal 2022, il PSG di Nasser Al-Khelaïfi non vuole più spendere troppo sui contratti dei suoi giocatori. Luis Campos, infatti, ora offre contratti con una quota salariale variabile a seconda del tempo di gioco, ma questo è bloccato per il prolungamento di Gianluigi Donnarumma a causa di questa nuova formula.
Da molte settimane Gianluigi Donnarumma è in discussione con la dirigenza dell' PSG estendere. Sotto contratto fino al 30 giugno 2026, il numero uno dei portieri parigini è partito per tornare Parigi. La trattativa però è ormai ferma, come ha ammesso l'agente di Gianluigi Donnarumma.
La situazione è tra Donnarumma e PSG
“Il suo contratto scade nel 2026, siamo in un momento di riflessione su alcuni aspetti contrattuali. Vedremo nei prossimi mesi se ci sarà la fumata bianca. Ma per il momento è tutto sospeso. In una trattativa può succedere di tutto, non posso fare previsioni. Siamo in una fase di stand-by. Un possibile ritorno in Serie A? Mai dire mai, non si può sapere. Vedremo negli anni a venire. Per il momento ci sono ancora tante cose da fare in questa stagione, poi vedremo”ha riconosciuto Enzo Raiolal'agente di Gianluigi Donnarumma al microfono di Radio Sportiva.
Uno stipendio variabile a seconda del numero di partite giocate
Secondo le informazioni di La squadra, Gianluigi Donnarumma e il PSG condividono sempre il desiderio di estendere il proprio impegno. Da diversi mesi però le due parti non riescono ad accordarsi sulle condizioni del rinnovo contrattuale. Nel 2021, Gianluigi Donnarumma era stato uno degli ultimi a firmare un contratto di locazione del“vecchia generazione” au PSG. Le alte sfere parigine, infatti, non vogliono più offrire contratti titanici ai propri giocatori. Pertanto, dal 2022, Luis Campos ora impone una quota variabile dello stipendio a seconda del numero di partite giocate, che può rappresentare fino a un terzo del reddito. Secondo i media francesi, il consigliere calcistico della PSG avrebbe fatto questa proposta a Gianluigi Donnarummache attualmente riceve una somma vicina ai 10 milioni di euro all'anno. Resta da vedere se alla fine si troverà un terreno comune.