Ramos esasperato dal formato Coppa dei Campioni

Ramos esasperato dal formato Coppa dei Campioni
Ramos esasperato dal formato Coppa dei Campioni
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Prima di giocare la prima partita di Coppa dei Campioni della stagione contro l'Ulster, il Tolosa Thomas Ramos si è presentato venerdì in conferenza stampa e ha criticato il formato di questa competizione.

Quattro importantissime partite del girone che determineranno poi una classifica generale tra le 16 squadre meglio qualificate tra le 24 partecipanti… Ecco in sintesi, in modo semplificato, la prima parte di questa Coppa dei Campioni, che inizia questo fine settimana.

Campione in carica, Thomas Ramos del Tolosa non ha esagerato nel parlare della formula della più prestigiosa delle competizioni europee. “Non capisco… non capisco affatto oggi il sistema di questa competizione. Avendone discusso con altri giocatori di diversi club, nessuno capisce questo formato. Ma noi ci siamo, abbiamo quattro partite da giocare” da giocare, l'obiettivo è vincerle tutte se si vuole essere il primo in classifica”, riassume il mediano d'apertura/difensore dello Stade Toulousain in conferenza stampa.

“Che ne parliamo o no, le cose non cambieranno”

Una prima parte di Coppa dei Campioni molto complessa, ma che condiziona il resto della competizione, con questa famosa classifica tra le 16 migliori squadre. Agli ottavi di finale la squadra migliore affronta l'ultima, e così via, ma con un vantaggio, quello di ricevere la partita. Allo stesso modo per i quarti di finale e le semifinali, la migliore squadra al termine della fase a gironi giocherà sul proprio campo di casa e davanti ai propri tifosi. Fino alla finale, che si giocherà al Principality Stadium di Cardiff il 24 maggio.

Il format esaspera Thomas Ramos, che però resta lucido sulla situazione. “Che ne parliamo o no, le cose non cambieranno”, ha detto in una conferenza stampa questo venerdì. A disturbare, oltre alla formula, sono le lunghe trasferte in Sud Africa e il ritmo delle partite. Il nazionale francese vorrebbe che i campioni d'Europa di un'edizione (che quindi hanno giocato più partite) vivessero nella prossima edizione una fase a gironi meno competitiva. “Mi sembra che quando La Rochelle sarà campione d'Europa prima di noi (nel 2023), usciranno con un girone mortale nell'edizione successiva. Quando vedremo il nostro girone quest'anno, sarà sicuramente il più duro della competizione. quindi, alla fine, i campioni non sono necessariamente in vantaggio nella prossima fase a gironi”, confida, prima di ospitare l'Ulster questa domenica (16:15).

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