Il PSG ha firmato un pessimo pareggio contro l'FC Nantes, nonostante sia rimasto bloccato in una lunga serie di scarsi risultati, nonostante avesse l'84% di possesso palla. Questo dato eloquente, record del campionato francese, non è però da considerare allo stesso modo a seconda dei due tempi e descrive due problemi molto diversi del club della capitale.
Il PSG di Luis Enrique, decisamente fuori dagli schemi del calcio moderno, ha stabilito un nuovo record questo sabato sera accumulando ben l'84% di possesso palla durante il pareggio contro l'FC Nantes. Questa statistica è un record da quando l'istituto Opta registra i dati del campionato francese, vale a dire quasi 20 anni ed è addirittura abbastanza probabile che si tratti del record storico vista la partita parigina e l'evoluzione dei rapporti di forza nella palla rotonda .
84%, una cifra legata a un progetto di gioco
Con l'84% di possesso palla per un singolo gol segnato, il dato appare logicamente ridicolo e descrive una squadra con un'incredibile incapacità di segnare. Questo dato unico, anche se il PSG aveva già raggiunto tassi di possesso palla ravvicinati in passato, è tanto più sorprendente in quanto è stato costruito allo stesso modo durante l'intervallo: il PSG aveva l'83% di possesso palla all'intervallo il numero è rimasto praticamente lo stesso nella seconda metà. È proprio questa continuità di possesso mentre i due periodi dell'incontro sono stati molto diversi che ci costringe a contestualizzarlo un po' di più.
Il possesso palla dell'84% non rappresenta la stessa cosa nel modo in cui il PSG ha tenuto e sfruttato la palla. In termini assoluti, il dato è quello del piano di gioco di Luis Enrique, che ci tiene a possedere più palla possibile, indipendentemente dall'avversario o dai giocatori che schiera a inizio gara. Ma la capacità dei giocatori in questione di sfruttare più o meno bene la palla varia necessariamente l’interesse di questa statistica.
Da buono 84% a cattivo 84%
Con l'83% di possesso palla nel primo periodo, il PSG ha segnato un gol, ha trovato la porta e ha creato non meno di 5-6 occasioni da gol molto chiare. Con quasi due Expected Goals sul cronometro nell'intervallo, le statistiche sul possesso palla sono state positive e hanno mostrato una squadra in totale controllo della partita, seppure sorpresa da un exploit individuale di Abline.
Ma questo PSG è stato appesantito da un'altra carenza, quella ben nota dello scarso successo sotto porta. Tuttavia, è stata la sequenza di possesso palla della squadra parigina a logorare l'FC Nantes poiché molte delle occasioni parigine sono arrivate al termine di sequenze a dir poco lunghe. E l'ultrapossesso parigino del primo periodo non è stato quindi per nulla negativo.
Questo dato dell'84%, però, diventa particolarmente negativo nel secondo tempo perché le occasioni create erano rare e il PSG mancava di ispirazione e di squilibrio nel possesso palla. Se il Paris è riuscito ad alternare possesso palla e accelerazione del gioco nel primo periodo, nella ripresa non ha più avuto successo e si è bloccato in un ritmo monotono che ha servito bene la squadra del Nantes.
In questo senso, il possesso palla al tasso dell'84% è ormai diventato negativo e anche i giocatori parigini entrati in gioco non sono riusciti a rivitalizzarlo, anche se Désiré Doué ha probabilmente realizzato i suoi migliori minuti con la maglia del PSG da esterno. La differenza tra i due tempi non deve però essere usata per puntare il dito contro il piano di gioco di Luis Enrique, dato che questo dato dell'84% esprime sia i lati positivi che quelli negativi del progetto parigino elaborato dall'allenatore.
Una critica ingiusta?
Finché questo possesso palla, contro un avversario molto raggruppato in campo, permette di creare occasioni da gol chiare, e anche chiarissime per molti di loro, è ingiusto, e perfino controproducente, criticare il modo di giocare. giocare ai parigini. Come possiamo presentare il suo 84% come un dato negativo quando la produzione offensiva era molto presente, e l'animazione difensiva complessivamente efficace?
D’altra parte, quando questo dato dell’84% porta ad un gioco del tutto rilassato e all’incapacità di creare il minimo sbilanciamento, allora è normale, e perfino logico, puntare il dito contro la scelta di tenere la palla senza fare nulla con Esso. Ma, salvo poche eccezioni, scese in campo nel primo e nel secondo tempo, con lo stesso stile di gioco e complessivamente gli stessi avversari.
Se critiche ci devono essere su questa cifra del possesso palla, forse il dito andrebbe puntato anche contro i giocatori. I titolari sapevano come usare la palla, ma erano ancora molto goffi sotto porta e francamente hanno perso la forza nel tempo. Per quanto riguarda i sostituti, con un'eccezione, non hanno contribuito per nulla e hanno addirittura contribuito a questo possesso di palla di scarsa qualità che ha infastidito tanto il PSG quanto l'FC Nantes.
Se Luis Enrique ha sbagliato, probabilmente è stato più nella gestione della partita nel tempo che nell'approccio ultrapossessivo, essendo la parte migliore della partita quella del calcio d'inizio in cui le due squadre erano ancora quelle più legate. i piani dei rispettivi allenatori. Quel che è peggio è che il Paris ha aperto le marcature in un momento in cui il possesso palla era addirittura superiore al famoso 84%…