→ Un grande dislivello
Per la quarta volta in sei anni, due club brasiliani si incontrano nella finale di Copa Libertadores. Se il trofeo è rimasto nel Paese dal 2019, ci sarà comunque aria di novità questo sabato, visto che il Botafogo non lo ha mai vinto e l'Atlético Mineiro ci ha messo le mani solo una volta, nel 2013. Ronaldinho non c'è più, e è adesso Il Glorioso che viene inserito tra i preferiti.
Supportata da un collettivo molto affiatato, la squadra di Artur Jorge (nessuna parentela con l'ex allenatore del PSG, se non la nazionalità portoghese) è in vetta al campionato. Due giorni prima della fine Brasileirãoil club retrocesso in seconda divisione nel 2021 ha tre punti di vantaggio sul Palmeiras e sogna solo una storica doppietta. Nel panorama nazionale, molto più in difficoltà il club di Belo Horizonte, decimo con 29 punti di distacco dall'avversario di giornata e dieci partite consecutive senza la minima vittoria. Un buon motivo per finire a ruota libera e puntare tutto sulla finale della Libertadores.
→ OL può essere il grande vincitore
Alla vigilia della sfida contro il Nizza in Ligue 1, alcuni giocatori dell'Olympique Lyonnais potrebbero essere tentati di assistere a questo incontro, con Lucas Perri in testa, che nella scorsa stagione ha indossato ancora i colori del Botafogo. I tifosi, dal canto loro, sperano sicuramente che l'altro club di proprietà di John Textor vinca questo maledetto trofeo, così che la pluriproprietaria dia finalmente altrettanto importanza all'OL. Arrivato a Rio de Janeiro nel gennaio 2022, l'imprenditore americano ha il merito di aver consegnato il testimone Alvinegros sulla strada giusta. Lanciati per la doppietta, i compagni di squadra di Thiago Almada, recluta olimpica per il prossimo mercato invernale, non devono cadere nelle stesse insidie della scorsa stagione quando si lasciarono scappare un vantaggio di tredici punti in dirittura d'arrivo.
Un po' testardo, John Textor aveva messo tutte le sue forze per continuare a fare del Botafogo il club di punta del Brasile, anche se ciò significava mandare Adryelson, Jeffinho e Mohamed El Arouch (poi ritornato) in prestito dall'OL per rafforzare le fila. « Questo è il vantaggio di una multiproprietà che condivide il flusso di cassa e le risorse tra tutti i club. L'OL non salva più il Botafogo, ma quest'anno il Botafogo dovrà salvare le casse dell'OL »ha spiegato il presidente dopo che la DNCG ha sanzionato Les Gones. I 23 milioni di euro offerti al vincitore della finale, un record, potrebbero rendere un ottimo servizio al debito del Lione.
→ Gabriel Milito (quasi) a casa
Arrivato come pompiere in servizio dopo l'esonero di Luiz Felipe Scolari, Gabriel Milito non ha fatto miracoli, particolarmente appesantito da una valanga di infortuni, ma ha disputato una corsa perfetta alla testa dell'Atlético Mineiro in Copa Libertadores. Dopo essere uscito primo nel suo gruppo, il Entra ha lottato prima contro il San Lorenzo e poi con il Fluminense (2-1 complessivo ad ogni turno), poi è riuscito nell'impresa di eliminare il River Plate grazie al successo per 3-0 nell'andata della semifinale prima di strappare il pareggio fuori casa.
Alla ricerca del suo primo titolo da allenatore, l'ex difensore centrale con 41 presenze con laAlbiceleste e fratello di Diego potrà forse contare sull'appoggio del pubblico argentino. In patria, però, ha vestito solo i colori dell'Independiente e soprattutto non ha mai vinto una sola partita al Monumental. Da giocatore ha ottenuto tre sconfitte in altrettante partite in questo stadio, mentre da allenatore la sua unica vittoria in sei partite è stata… a porte chiuse. State tranquilli, sarà sempre accolto meglio di Deyverson nella tana del River, visto che l'attaccante brasiliano ha proclamato il suo amore per il Boca Juniors dopo la doppietta contro il rivale.
Per Textor, i migliori reclutatori del mondo sono a Botafogo