Invitato in occasione delle celebrazioni dell'80° anniversario del LOSC, Rudi Garcia ha espresso il suo piacere di partecipare a un simile evento. Soprattutto, l'allenatore della doppietta 2011 è molto ottimista riguardo all'annata 2024/2025 guidata da Bruno Genesio per il quale nutre profondo rispetto. Colloquio.
Bruno Genesio ha parlato di te nella conferenza pre-partita come di una figura chiave del club. Hai questa sensazione?
È sicuramente questo Bruno (ride). Bruno è un ottimo allenatore, che fa un ottimo lavoro al LOSC. Non solo hanno ottenuto ottimi risultati in Champions League, sono presenti anche in campionato. La partita di oggi è importante perché precede quella di Champions League che si giocherà tra tre giorni a Bologna. Non sono sorpreso da Bruno, che ha fatto un ottimo lavoro ovunque sia andato. Sono felice di vederlo “a casa mia” e di vederlo fare un buon lavoro.
Tra i giocatori che giocano oggi nel Lille, riconosci qualche profilo della tua epoca?
C’è un bel equilibrio in questo LOSC 2024/2025. Ho un debole per Benjamin André, è un equilibratore. Hanno anche un portiere di altissimo livello, che farà bene e che sta già facendo un'ottima carriera. C’è potere dietro, talento davanti. Edon Zhegrova è un giocatore carino da guardare, un dribblatore. E' una squadra completa, con giovani che lavorano molto bene. E' una squadra ben costruita, completa, equilibrata, che farà grandi cose in questa stagione.
Chi sono le figure più importanti dell’80° anniversario del LOSC? Pensi di farne parte?
Non lo so. In ogni caso è un vero piacere essere lì. Mi congratulo con Olivier Létang per aver rafforzato ciò che ha fatto in passato. Ovunque arrivo, sia in Francia che all'estero, so che alleno grazie agli allenatori, ai giocatori che erano lì prima di me, grazie ai presidenti che sono stati lì. La memoria di un club è celebrare i suoi ex allievi. Questo ti permette di vedere le persone che erano lì qualche tempo fa. Mi ero programmato dicendomi che dovevo riconoscere le persone con cui ho lavorato 40 anni fa, quando giocavo qui dal 1982 al 1988. Li ho riconosciuti, vuol dire che non sono invecchiati troppo (sorride). Da quando Olivier (Létang) è qui, non ha dimenticato gli anziani.
Commenti raccolti da Enzo PAILOT
Crediti fotografici: Dave Winter/Icon Sport
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