Francis De Taddeo, allenatore dell'Elye Wahi al Montpellier, ha spiegato le ragioni delle sue carenze in attacco. Il tecnico si rammarica di non aver avuto il tempo di addestrarlo al lavaggio a secco.
Provenza dedica un articolo a Elye Wahi, che si prepara a tornare in RC Lens. Il quotidiano ha intervistato diversi suoi ex allenatori, tra cui Francis De Taddeo, che ha commentato le difficoltà del giocatore nell'assumere compiti difensivi: “Nel sistema Lensois, all’epoca, il centravanti era fondamentale per innescare il pressing. Doveva avere l'intelligenza tattica e la profondità per assumere questo ruolo ingrato ma essenziale. Elye ne fu destabilizzato, non lo sapeva ed esplose in voloha spiegato il tecnico. Durò dieci minuti, non di più. Era importante che andasse al Lens. Haise ha affinato la sua formazione, gli ha insegnato questo aspetto del gioco. Avremmo voluto farlo a Caen, ma tutto non è andato come previsto (Wahi è stato espulso dall'accademia, ndr). Quando lo abbiamo prelevato a Montpellier, abbiamo perso otto mesi per rimetterlo in carreggiata fisicamente, poi è stato rapidamente promosso a riserva, tra i professionisti. Non abbiamo avuto la possibilità di formare l'ultimo stadio del razzo, da espandere con la pressatura. »
Dopo poco più di tre mesi trascorsi al Marsiglia, Elye Wahi dovrà dimostrare di imparare in fretta e di sapersi adattare a un club come l'OM e a un allenatore come Roberto De Zerbi.
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