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Titolare di un Master in diritto internazionale, ho capito alla fine del mio percorso universitario che era importante evolversi in un campo che apprezzi. Da un giorno all'altro ho deciso di mettere fine al sogno dei miei genitori, che vedevano in me un futuro avvocato, di vivere della mia passione: lo sport. Da allora mi occupo delle finestre di mercato e delle notizie sportive, cercando di tenere i lettori informati nel miglior modo possibile.
Da diversi anni Luis Enrique ha un rapporto complicato con i media. E la conferenza stampa post partita di sabato non aiuterà le cose. L'allenatore del PSG, vittorioso sull'Angers (2-4), non ha apprezzato l'osservazione di un giornalista, che lo ha criticato per la scarsa efficienza della sua squadra nel secondo tempo.
Non è un segreto che Luis Enrique non ami la scena mediatica. Il suo scambio con il giornalista di Canale + Margot Dumont dopo la partita di Champions League contro Arsenale aveva evidenziato i lati negativi del tecnico spagnolo, a volte antipatici davanti alle telecamere. Questo sabato, però, non c'era motivo di arrabbiarsi visto che il PSG ha vinto facilmente contro l'Angers, trovando la rete quattro volte solo nel primo periodo.
Il gustoso scambio tra Luis Enrique e un giornalista
Ma appunto, un giornalista ha sottolineato il fatto che il PSG non ha segnato gol nel secondo tempo. Questa osservazione provocò l'irritazione di Luis Enrico. « Hai mai giocato a calcio? » chiede l'allenatore spagnolo. “ Sì » risponde il giornalista. Il tecnico continua lo scambio: “E hai giocato bene?” “. Con un pizzico di onestà, il giornalista ammette che le sue prestazioni non erano elevate. “ Ah bene, ora capisco, dichiarato Luis Enrico. (Iroca) E' una partita che per tutti sarebbe dovuta finire all'intervallo. Compresi i tifosi che hanno iniziato a lanciare palline da tennis perché volevano giocare a tennis…».
“Voglio sempre più gol, ma…”
Ma il giornalista non è rimasto in silenzio, concentrando il suo argomento sull'entrata in gioco dell' Randal Cole Muani EOusmane Dembelé nella seconda metà. “ SÌ. Sì, sì… voglio sempre più gol. Ma anche l’avversario” ne concluse uno Luis Enrico abilmente infastidito.