In un'intervista esclusiva rilasciata a Figaroex direttore sportivo del Paris Saint-Germain, Leonardoha parlato del nuovo cambiamento strategico intrapreso dal club della capitale. Dopo diversi anni segnati dall'arrivo di stelle internazionali e dall'ambizione di un successo immediato, il PSG, secondo lui, sta ora scegliendo un percorso più a lungo termine, favorendo i giovani talenti e la stabilità. Una direzione che Leonardo afferma di aver sostenuto, dichiarando: “Sono stato complice di questa idea. »
Per Leonardo questo progetto è la naturale evoluzione di un decennio dominato da massicci investimenti da parte della proprietà del Qatar, che hanno rapidamente proiettato il PSG in prima linea sulla scena europea. “Quando vedo il PSG è normale pensare all'arrivo del Qatar che ha portato il club in una nuova dimensione” dice, sottolineando la trasformazione radicale che ha visto il PSG vincere numerosi titoli nazionali e salire tra i migliori club d'Europa.
L'ex tecnico però non dimentica i periodi precedenti e ricorda l'importanza degli anni fondativi del club, sotto la guida di Borelli, Denisot e dell'era Canal+. Secondo lui, la storia del PSG è stata costruita ben prima dell'era QSI, e ogni fase ha contribuito a rendere il club quello che è oggi.
Nel contesto attuale, Leonardo vede nella nuova direzione del PSG una scelta ponderata ed essenziale per costruire nel lungo termine, anche se ciò implica “momenti meno glamour”. Egli sottolinea: “Ora il progetto è diverso, con i giovani si costruisce il futuro. » Questa visione richiede pazienza e coerenza. Per lui una squadra deve essere più della somma dei suoi individui: “Una squadra non è costruita attorno a una persona. Non puoi farlo. Non puoi più farlo. »
L'ex direttore sportivo ritiene che il PSG non debba lasciarsi trasportare da decisioni una tantum o da cambi di rotta repentini. “La società deve mantenere sempre la sua linea, la sua filosofia e non lasciarsi influenzare da una decisione. » Una convinzione che ha difeso durante tutto il suo mandato, nonostante le pressioni per un rapido successo.
Per quanto riguarda la Champions League, Leonardo resta realista: anche se il PSG non è una delle grandi favorite di questa stagione, ritiene che la squadra, sotto la guida del nuovo allenatore, sia competitiva e rispettata. “La squadra è molto competitiva, anche se per la Champions non dici che quest'anno il PSG è favorito, ma sei rispettato, con un allenatore che costruisce” aggiunge, vedendo in questa nuova fase a “percorso interessante” per il futuro del club.
Con queste parole Leonardo dipinge il ritratto di un PSG più ancorato alla paziente costruzione di una squadra proiettata al futuro, coltivando una stabilità che potrebbe dare frutti negli anni a venire.