Come ogni settimana, il Night Club Sainté vi dà appuntamento questo lunedì sera. L'occasione per ripercorrere la vittoria dell'ASSE contro lo Strasburgo in compagnia di Martin Mosnier, giornalista di Eurosport. Estratti.
Il gruppo con ODO
Martin Mosnier (Eurosport): “Più volte una partita è stata presentata come una sorta di 'ultima occasione' e ogni volta lui ne esce, il che dimostra che è in vera simbiosi con il suo gruppo. Quando osserviamo quello che è successo all'Auxerre, ad esempio, dove il Rennes ne ha presi quattro mentre Julien Stéphan era in panchina, possiamo chiederci se il suo gruppo non lo abbia lasciato andare, viste le reazioni dopo la partita. Qui vediamo che ODO sta ancora trattenendo i suoi uomini. e questo è fondamentale. È uscito con un nuovo approccio, una nuova composizione di squadra. La sua impronta si vede, soprattutto attraverso il suo allenatore, come l'ingresso di Sissoko che segna il secondo gol. Questa vittoria porta davvero il suo marchio ed è interessante.
Detto questo, non può compiere miracoli; lavora con i giocatori che ha e ha provato tante cose. Il suo vero errore, però, è stato Abdelhamid, ed è questo che gli sta costando in questo momento. Questo è lo svantaggio principale, perché ha portato Abdelhamid per portare esperienza e rafforzare la squadra con un giocatore della Ligue 1. Finora si è rivelato un triste fallimento. Ma nonostante ciò, questo fine settimana è riuscito a farcela, anche se è ancora in difficoltà. Riteniamo che per il mercato invernale probabilmente non avrà grandi risorse. Probabilmente dovrà adattarsi con le risorse a disposizione. Basterà questo, nel lungo termine, per costruire una squadra e un club solidi? Mi sembra ancora piuttosto difficile”.
ASSE ancora fragile?
Martin Mosnier (Eurosport): “Il suo coaching è decisivo, non si può dire il contrario. Un giocatore entra, segna e la partita è chiusa. Detto questo è anche perché in questa squadra pochi giocatori si distinguono davvero. Se togliamo Davitashvili, tutti gli altri sembrano ad un livello abbastanza vicino. Sissoko e Stassin, da inizio stagione… Sissoko ha sicuramente segnato, ma non è Ronaldo. Nel mezzo è più o meno la stessa cosa, tranne forse Ekwah. Questa è una squadra a cui manca davvero la spina dorsale. Penso che sia ancora alla ricerca di montature indiscutibili. Una mossa è un giocatore, un'altra mossa è un altro; a parte Davitashvili e, in misura minore, Ekwah, anche il cardine centrale rimane molto fragile. Pétrot è lì quasi per impostazione predefinita, il che dimostra chiaramente la complessità della situazione. Secondo me il problema dell'ASSE ad inizio stagione è proprio questa mancanza di giocatori davvero emergenti.
Per quanto riguarda i miei top e flop, metterei Ekwah al primo posto: stabilizza il gioco, è il primo difensore e il primo a rilanciare. Mi è piaciuto molto il suo ruolo a questo livello e riteniamo che abbia un vero potenziale.”