Akor Adams, come il collettivo Pailladin, sta attraversando un passaggio molto oscuro nell'Hérault. Se in campo non sembra mai tradire, il legame con i suoi compagni sembra sfumato.
Cosa dicono le cifre? In una classifica di dieci partite tenendo conto dei giocatori che hanno toccato meno palloni, secondo Ligue1Stat su X, Akor Adams è stato il giocatore che ha toccato meno palloni per quattro volte. Ciò che emerge da questa tabella è che di solito sono i portieri ad avere questo record. In questa classifica figurano anche Guillaume Restes, Steve Mandanda e Lucas Perri. Akor Adams si è trovato raramente contro Rennes (20 palloni toccati), Nantes (20), Tolosa (20) e Auxerre (21). Sottolineano tuttavia che nonostante ciò è riuscito a segnare tre gol dall'inizio della stagione.
Ma allora, da dove nasce il problema? Akor Adams ama lo spazio, come abbiamo scoperto durante la sua prima partita con la maglia dell'MHSC contro il Le Havre la scorsa stagione, dove ha trovato la rete due volte. Ma spesso fa chiamate troppo verticali che lo mettono in posizione di fuorigioco. Inoltre, le sue chiamate non sono sempre ben coordinate con il portatore di palla. Possiamo anche notare che quando viene trovato in partita, per un gioco di supporto, può essere fuori tempo e far perdere tempo alla squadra e quindi annullare un'azione. I suoi partner, tenendo conto di tutto ciò, sono meno capaci di cercarlo, preferendo altre soluzioni? È una possibilità.
Anche Akor Adams è un finalista che deve trovarsi nell'area di rigore a ricevere i cross. Ma l'MHSC è sempre meno capace di questo: le ali mancano di ispirazione e i terzini sprecano molto in quest'area, l'attaccante nigeriano fatica a farsi toccare per concludere le azioni. Infine l'MHSC sta subendo molto in questa stagione, prendendo acqua in fase difensiva e quindi anche il lavoro di Akor Adams si riduce spesso a fare il tergicristallo tra i centrali avversari per evitare ripartenze e scendere per aiutare i compagni nel settore difensivo.
Insomma, è un insieme di caratteristiche che rendono il pailladin numero otto in difficoltà in questa stagione. Per carenze individuali, per l'intesa con i compagni ma anche per la situazione della società in difficoltà durante le riunioni, non è messo nella posizione migliore per essere un protagonista del gioco del pailladin.
Speriamo che per il resto della stagione Jean Louis Gasset trovi una formula migliore per allinearlo con giocatori in grado di supportarlo. La Paillade ne avrà molto bisogno nella sua missione di mantenimento quando i primi tifosi sperano nel primo mandato di Junior Ndiaye (19 anni) sul fronte offensivo.