Calcio Ligue 1: con appena 500.000 abbonati, DAZN sarebbe molto lontana dai suoi obiettivi

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Il resto dopo l’annuncio

DAZN giocherà nella stessa lega del canale Téléfoot? “L’Equipe” ha rivelato nell’edizione di sabato 12 ottobre i primi dati sugli abbonamenti alla piattaforma britannica. Come annunciato da molti osservatori calcistici, alcuni dei quali trovano la copertura “catastrofica”, l’esordio dei media come grande emittente della Ligue 1 si sta rivelando più che complicato con soli 500.000 abbonati, lontani dall’obiettivo fissato di 1,5 milioni di clienti. Nello stesso periodo di lancio del 2020, Mediapro ha ottenuto 600.000 abbonati al suo canale Téléfoot con il seguito che conosciamo. Se questi dati non venissero confermati dal servizio di streaming, il conto sarebbe quindi tutt’altro che buono e il canale vicino alla zona retrocessione. Perché DAZN si lascia la possibilità di recedere prima della scadenza del contratto, nel 2029, se non dovesse raggiungere la soglia prevista.

Due nuove offerte promozionali in vista della Classic

Le offerte promozionali sul prezzo iniziale, considerato proibitivo, avrebbero comunque permesso di attirare nuovi sostenitori. “Dalla prossima settimana fino alla Classica (OM-PSG domenica 27 ottobre, ndr)rilanciamo quello a 19,99 euro al mese con una connessione e quello a 29,99 euro per due connessioni simultanee”, lo ha annunciato l’amministratore delegato di DAZN in Francia, Brice Daumin, sulle colonne del quotidiano sportivo. Sforzi volti a convincere coloro che trovano felicità nella pirateria tramite IPTV.

DNA non ancora chiaro

Questo difficile lancio è in linea con un bando per la concessione dei diritti televisivi che quest’estate si è rivelato un fiasco. Vincitore di questa incredibile telenovela, DAZN ha subito la ribellione dei tifosi di calcio, che volevano tanto punire i vertici della Lega quanto protestare contro i prezzi fuori terra degli abbonamenti. E se il canale britannico cercasse di migliorare il suo prodotto, in particolare promettendo di rafforzare il suo gruppo di consulenti, alcuni giornalisti sarebbero totalmente in disaccordo con la politica editoriale minimalista. Il commentatore Luigi Colange avrebbe riattaccato il microfono, deluso dal sistema di monitoraggio dell’assemblea. Brice Daumin ha bisogno di tempo per prendere forza, ma nel calcio, come nei media, questo bene si rivela molto prezioso…

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